Nelle campagne di Quarto, al confine con Pianura, i Carabinieri della tenenza di Quarto e del nucleo operativo e radiomobile di Pozzuoli risolvono un caso nell’ambito di un’indagine su alcune rapine perpetrate a Pozzuoli. Durante le operazioni di osservazione notano sopraggiungere un’anonima Fiat Punto: a bordo 4 soggetti, i quali, però, alla vista dei carabinieri, si danno alla fuga. Vengono inseguiti e bloccati. Perquisiti, vengono trovati in possesso delle chiavi di accesso al terreno in cui stavano entrando se non fossero stati scoperti dai carabinieri.

Entrati in quel fondo, i militari vi trovano una Fiat 500 e una Citroen Saxo, entrambe provento di rapine perpetrate a pianura il 14 febbraio e un fucile.
I 4 vengono quindi sottoposti a fermo per ricettazione e detenzione illegale di armi e munizioni. Sono Salvatore Romano cl. 1980, Marco Battipaglia, cl. 1976, Antonio Vanacore, cl. 1987 e Pasquale Esposito junior, cl. 1992, tutti già noti alle forze dell’ordine e ritenuti affiliati al clan “Mele” di Pianura. Dopo le formalità vengono associati al centro penitenziario di Secondigliano e lì restano dopo la convalida dei fermi da parte del g.i.p.

Sviluppando poi le indagini connesse al fermo, i carabinieri hanno rinvenuto in un terreno terrazzato attiguo al predetto, nascosti in un tubo idrico interrato a circa mezzo metro, un fucile automatico da guerra, un fucile semiautomatico a canne mozze (oggetto di furto in abitazione consumato il 12 agosto 2016 a Pozzuoli), un fucile sovrapposto a canne mozze (oggetto furto in abitazione consumato nel 2010 a Napoli), una semiautomatica con matricola abrasa e 72 cartucce di vario calibro. Il tutto è stato sequestrato a carico dei 4 soggetti.

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