In nuova intervista a Tv Luna Carmine Schiavone torna a parlare come un fiume in piena ed attacca a modo suo “il sistema” politico affaristico campano. Il noto pentito del Clan dei Casalesi attacca il magistrato Cantone che recentemente aveva bollato le sue dichiarazioni come “stupidagini”.

Cantone mi denunci. Non usa mezzi termini quando si rivolge al magistrato Giuglianese: “Dico al dottor Cantone mi sono pentito al 93, e ho dichiarato quello che sapevo sino al 92. Grazie a me ho fatto prendere l’ergastolo ai Mallardo per l’omicidio Maisto. Il dottor Cantone non è a conoscenza di tutte le mie deposizioni. Se ritiene che dico il falso mi denunci così discutiamo in tribunale davanti ai giornali e alle televisioni. Io capisco pure che Cantone era di Giugliano e poteva avere paura per la famiglia, ecco perchè è stato mandato a Roma (NDR la famiglia di Cantone continua a vivere a Giugliano) , le notizie a Saviano le ha date Cantone, così come pure alla Capacchione. La Capacchione parlava sempre contro di me fino al 96, perchè io avevo accusato il fratello: lei andava a pranzo con Cipriano Chianese in un locale dei Nuvoletta. (NDR il pentito cita un locale di Villaricca che non é stato mai coinvolto in indagini sui Nuvoletta a nostra conoscenza). Avrei voluto parlare con Cantone faccia a faccia. Io le corna le canto in faccia.”

Non solo contro Cantone. Schiavone accusa anche il carabiniere Cagnazzo ai tempi in cui faceva il tenente a Giugliano parlando del suicidio del Maresciallo Lombardi. Nel mirino anche Cipriano Chianese proprietario della Re.Sit: “Era lui il collegamento con la massoneria perché era un massone”.

No all’inceneritore. Parla anche dell’inceneritore di Giugliano Schiavone e dice: “In quella città ci sversano i rifiuti dagli anni 80, da prima di noi, mo vogliono fare l’inceneritore. Se Caldoro vuole fare l’inceneritore gli vendo io il terreno.”

 

 

 

 

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