E’ un fiume in piena Venanzio Carpentieri nella sua conferenza stampa a Melito dopo la sfiducia che ha mandato a casa la sua amministrazione. Critiche dure durissime al suo partito il Pd al quale avrebbe dovuto dare “qualche ceffone politico in più” accusato di essere “un gruppo di irresponsabili”.

LA LICENZA NON DATA. Poi l’affondo più duro sulla richiesta del Pd del quarto assessore con delega all’urbanistica: “Non vorrei che con quell’assessore ritenevano possibile cambiare le valutazioni dell’ufficio tecnico fatte su determinate istanze di permesso a costruire negate”.

CRITICHE A PENTONIERO. Il grande accusato resta però Agostino Pentoniero “stava solo al bar invece di venire al comune ed è stato eletto con i miei voti alla città metropolitana”. Lancia poi a tutto il gruppo Pd una sfida: “Pubblicate i verbali delle commissioni consiliari e mostrate ai cittadini cosa avete prodotto”.

UNA PORCHERIA. Duro anche il giudizio sull’atto prodotto dagli oppositori “e’ una porcheria mai visto una cosa del genere”. Qualcuno dei firmatari chattava con me dicendo che “era possibile superare lo scoglio.”

AFFONDO AD AMENTE. Poi la stoccata ad Amente e al centro destra “quando sono arrivato si incendiavano i cassonetti tutti i giorni, se qualcuno vuole riproporsi lo faccia, i cittadini già lo hanno giudicato” ed ancora qualcuno “ha usato il termine prostituzione, questo termine lo possono usare solo chi non sta bene con se stesso ed ha conosciuto forse queste pratiche in altre sedi”.

IL FUTURO. Infine ha parlato della sua carriera ribadendo che “il suo impegno continua per non far vincere a Melito chi ha voluto il male della città. Io sono qui a disposizione della città”

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