Era il referente in Messico per l’acquisto di droga da spacciare nell’area nord di Napoli. Vincenzo Paone, 58 anni, originario di Sparanise, è stato individuato e bloccato dalla Squadra Mobile di Caserta a Città del Messico.

UN SUPER PUSHER DELL’AREA NORD.L’arrestato sarebbe uno dei referenti di un’organizzazione criminale campana che aveva condotto le trattative con i trafficanti di cocaina messicani in quanto interessato all’acquisto di parte del carico di cocaina. I soggetti per conto dei quali Paone aveva condotto le trattative per l’acquisto della droga erano legati alle organizzazioni criminali napoletane attive nel comprensorio a Nord di Napoli, in particolare nell’area di Giugliano in Campania, Marano e Calvizzano.

UN FORNO PER NASCONDERE LA DROGA. Paone era latitante dal 2012 quando la Questura di Palermo con l’aiuto della DEa Americana riuscì ad intercettare un super carico di droga nascosto in un forno per la ceramica. L’operazione Monterrey aveva portato ad un sequestro di 100 milioni di euro di coca e all’arresto di 34 presone tra cui i fratelli Nettuno di Marano. Da allora il super puscher si era rifugiato proprio in Messico dove continuava a gestire i suoi traffici.

IMPARENTATO CON I CASALESI. Peraltro, Vincenzo Paone risulta legato da vincoli di parentela con la famiglia Papa di Sparanise, federata al clan dei casalesi ed imparentata con la famiglia Schiavone di Casal di Principe. Una volta localizzato, il latitante è stato bloccato.

 

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