Napoli. Fabio Cannavaro è indagato per reati fiscali. L’ex campione del Mondo è finito infatti in un’inchiesta della Procura di Napoli che ha coinvolto anche il generale della Guardia di Finanza Giuseppe Mango. Nei giorni sono arrivati gli avvisi di chiusura indagini.

Il generale è ritenuto responsabile di avere rivelato atti coperti da segreto d’ufficio a un avvocato. Complessivamente sono 17 le persone indagate (compreso Fabio Cannavaro) dalla Procura partenopea che si pone l’obiettivo di fare luce su un presunto reimpiego di denaro “sporco” in alcune attività imprenditoriali.

Una vicenda che – riporta Il Mattino – ha fatto registrare provvedimenti controversi: resta in cella Carlo Simeoli (classe 1964) ritenuto dalla Procura legato agli interessi del suocero, mentre sono state registrate delle revoche della misura cautelare da parte del Tribunale del Riesame. È il caso, tra gli altri, dell’imprenditore Roberto Imperatrice, per il quale la misura cautelare è stata cancellata dal Riesame assieme ad un assortito gruppo di professionisti.

Cannavaro non dovrà rispondere però di ipotesi di reimpiego, né di operazioni sospette per favorire il clan Polverino, ma solo di presunti reati fiscali.

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