Sono iniziati i funerali di Salvatore Giordano, il giovane morto a seguito della caduta di calcinacci dalla Galleria Umberto di Napoli. Per l’ultimo saluto al 14enne è stato scelto lo stadio comunale di Marano, città dove Salvatore viveva con la sua famiglia che ha accolto all’incirca tremila persone.

 

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LA FAMIGLIA – Di fianco alla bara bianca c’è il fratello di Salvatore, Antonio. Tutt’intorno la famiglia riunita in preghiera. La sorella stringe tra le mani la foto di Salvatore.

IL RICORDO DEGLI AMICI – In migliaia sono accorsi per le esequie. E sono soprattutto i più piccoli a riempire lo stadio: tutti gli amici di Salvatore sono lì in prima fila. Alcuni di loro indossano delle maglie bianche con sù scritto “Sasy”. Altri hanno innalzato palloncini con la scritta “Sasy vive”. “Sei lassù, ma sei sempre con noi. Qualche volta vienici in sogno, abbracciaci e sorridici! Ci mancherai”. Così riporta uno dei tanti striscioni.

LA MESSA – La messa è stata officiata da nove sacerdoti affiancati al parroco don Costantino Rubini della chiesa dello Spirito Santo Nuovo di via Piave. “«Siamo piccoli di fronte a ciò che è accaduto, Salvatore è vissuto da ragazzo ma è morto da uomo” ha detto il parroco.

LE ISTITUZIONI – Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha deciso di non prendere parte al funerale parlando di “killeraggio politico” mentre erano presenti il sindaco di Marano Angelo Liccardo, l’assessore al comune di Napoli Alessandra Clemente e rappresentanti dei comuni di Calvizzano, Qualiano e Melito.

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