Sesso nel carcere Don Bosco Di Pisa. A scoprirlo le guardie penitenziarie. Protagonisti della bollente vicenda dietro le sbarre un uomo, poco più che ventenne, detenuto con l’accusa di aver commesso rapine in provincia di Pisa, e la fidanzata, madre di un bambino, che andava a trovarlo più volte.

Secondo quanto racconta Il Tirreno, la coppia è stata protagonista di un fatto durante i colloqui tra detenuti e familiari che si è concluso con una denuncia per entrambi per il reato di atti osceni in luogo pubblico.

Il sesso nella stanza dei colloqui. Anche se l’incontro tra i due -è avvenuto nella stanzetta spoglia della casa circondariale Don Bosco, fredda e poco accogliente, la coppia lentamente si è lasciata andare ad effusioni, piuttosto intime e spinte fino al punto da cercare il piacere sessuale. Insomma, sotto quel tavolaccio si è consumato un rapporto sessuale anche se non completo.

Le guardie del penitenziario che vigilano su quanto avviene nella stanza dei colloqui hanno notato qualcosa di strano. Richiamati dai movimenti “sotto banco” hanno capito che stava capitado sotto i loro occhi un fatto da sanzionare. Sono quindi intervenuti, cercando di non creare problemi a un minore che era nella sala dei colloqui. Hanno bloccato i due che in un primo momento hanno cercato di giustificarsi.

Il giovane voleva mostrare alla sua compagna, questa la versione fornita, un nuovo tatuaggio. Una volta che la situazione è stata interrotta nell’imbarazzo di chi deve poi giustificare cosa comporta la mancanza di una vita affettiva “normale”, i due si sono salutati.

Gli agenti della polizia penitenziaria hanno proceduto inviando la comunicazione di una notizia di reato alla Procura della Repubblica di Pisa che potrà procedere per il reato di atti osceni in luogo pubblico.

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