La redazione di Club Napoli All News, durante il quotidiano programma televisivo in onda su Teleclub Italia, in esclusiva ha divulgato le carte della Procura della Repubblica di Napoli in merito ai tifosi coinvolti nelle vicende del 2007, 2008, 2010 e in particolare alle squalifiche di Paolo Cannavaro e Gianluca Grava nel 2007. La firma del procuratore aggiunto Giovanni Melillo è datata 30 gennaio 2014 e con una lettera al Tribunale di Napoli, -scritta a penna ndr-, a firma del Presidente della sezione Giustino Giusto, si chiede l’archiviazione e la restituzione degli atti al pm.

 

Ecco, brevemente, quanto è emerso: “Il procedimento, di cui si richiede l’archiviazione, è nei confronti di Furlan Claudio, più altri -tra cui alcuni tifosi fermati ed arrestati ndr-, riguardo a vari reati per condotta perdurante in data 2007. I reati contestati sono nei confronti di storici gruppi organizzati di tifosi, tra cui Teste Matte, Mastiffs, Fedayn e Vecchi Lions. L’allontanamento dagli stadi e la repressione hanno portato alla formazione di nuovi gruppi organizzati, tra cui Nuova Sanità e Misso. Nel 2007 ci sono anche misure cautelative e in seguito l’applicazione del daspo nei confronti di alcuni tifosi, membri dei gruppi sovracitati, nello specifico per l’incontro calcistico Napoli-Aik Solna e per l’assalto al pullman dei sostenitori del Foggia, trattata giuridicamente in altra sede(siamo in un ampio arco temporale che va dal 2007 al 2012) . A partire proprio dal 2007 i magistrati iniziano ad indagare per riscontrare, all’interno del mondo delle tifoserie organizzate, eventuali collusioni tra tifo e camorra, spaccio di stupefacenti e reati simili.

 

Ciò che è accaduto anche recentemente nei confronti di Gennaro De Tommaso, detto a’ Carogn, e dei Mastiffs, con la perquisizione della sede alla ricerca di “qualcosa”, che all’interno non è stata trovata. Le indagini hanno provocato un dispendio economico, tra intercettazioni e misure cautelative che, invece, ha portato solo alla richiesta di archiviazione -scritta a penna ndr-. La seconda parte dell’ampio fascicolo riguarda l’incontro calcistico Napoli-Parma, nel 2010. Anche questa vicenda si è conclusa con l’archiviazione, come per Lecce-Napoli, Brescia-Catania, Napoli-Inter, Catania-Roma e Palermo-Chievo. Stesso iter per i soggetti indagati quali calciatori, ex calciatori e figure gravitanti attorno al mondo dello sport, tra cui Giannello, i fratelli Cossato, Pellissier e Luciano. In quest’ambito si situano le suddette indagini per individuare un eventuale associazione a delinquere con l’intento di frode sportiva. Nell’ iter investigatorio del periodo in questione, i campionati 2010-2011 e 2011-2012, sono state intercettate le utenze di Matteo Gianello, Silvio Giusti e Gianluca Di Marzio, tesserati ed ex tesserati del Napoli come Fabio Quagliarella, Giuseppe Mascara, Morgan De Sanctis, Paolo Cannavaro e Gianluca Grava (quell’anno squalificati dalla giustizia sportiva). Gli incontri sportivi su cui si è ravvisato un flusso anomalo di scommesse sono Lecce-Napoli e Sampdoria-Napoli, incontro in cui l’illecito sportivo si é concretizzato nella richiesta in denaro di Matteo Gianello a Gianluca Grava e Paolo Cannavaro per compromettere l’esito della partita. Proposta rifiutata poi dai destinatari, che hanno dichiarato di non ricordare l’episodio. Risulta evidente, in merito a non indizi di colpevolezza, che non ci sono elementi per procedere nei confronti dei soggetti sovracitati in merito al reato di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva e quindi se ne richiede l’archiviazione totale”.

 

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