Smantellato il clan “Elia” della zona del centro storico di Napoli. I carabinieri stanno eseguendo 45 misure cautelari. Dalle indagini emerge uno spaccato inquietante: bambini per confezionare dosi di cocaina. Estorsioni anche ai pusher. Bambini non imputabili per confezionare dosi di o consegnarle agli acquirenti, altri minori coinvolti nello spaccio insieme a numerose donne. Estorsioni a un ristoratore costretto dai capi clan a regalie. Il pizzo imposto anche ai gestori delle “piazze di droga”.

I carabinieri della compagnia Napoli centro coordinati dalla direzione distrettuale Antimafia di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 45 persone ritenute a vario titolo responsabili di associazione di tipo mafioso e di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, spaccio di droga, estorsioni e detenzione e porto illegale di armi, reati aggravati dal metodo mafioso.

Ricostruito l’organigramma del clan degli “Elia”, retto dai fratelli Ciro e Antonio Elia, che controllano gli affari illeciti nel centro di Napoli dalla zona del “Pallonetto a Santa Lucia”, tra piazza del Plebiscito e via Santa Lucia, a ridosso del lungomare, del bellissimo Borgo Marinari e di via Partenope. Accertati anche episodio di estorsione a ristoratori e spacciatori con incendi e “stese” a colpi di pistola. Molti degli acquirenti erano tassisti.

Nel corso delle indagini: sequestrate armi da fuoco nella disponibilità del sodalizio investigato, complessivamente nr. 2 pistole semiautomatiche cal. 7,65 e nr. 1 mitraglietta automatica cal. 9, oltre a vario munizionamento di diverso calibro; — sequestrate diverse dosi di sostanza stupefacente del tipo di cocaina, hashish e marijuana; — arrestate in flagranza di reato 16 persone per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e nr. 2 persone per evasione dagli arresti domiciliari, — eseguito in data 26.09.215 un provvedimento restrittivo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti nei confronti di un appartenente al sodalizio criminale, Elia Michele figlio del reggente Elia Antonio, resosi irreperibile e catturato a Mondragone.

Secondo il provvedimento cautelare, il gruppo Elia gestiva l’attivita di spaccio di sostanze stupefacenti nel quartiere Pallonetto di Santa Lucia, a ridosso della centralissima piazza Plebiscito, avvalendosi anche dell’opera di donne e minori. Tra i destinatari del provvedimento restrittivo figurano, infatti, ben diciassette donne, mentre le condotte di quattro minori sono al vaglio della Procura della repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli; due minori, invece, risultano non imputabili, una bambina di otto anni impiegata in casa per il confezionamento della cocaina e un bambino di dodici anni impiegato per le consegne per strada agli acquirenti.

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