Arrestato Armando Cusani, il sindaco di Sperlonga. Il primo cittadino del paese del sudpontino è stato ammanettato nell’ambito di un’operazione dei Carabinieri della Compagnia di Latina che ha portato complessivamente a 11 arresti per corruzione e turbativa d’asta.

L’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti. Il primo cittadino è stato rieletto per la terza volta alle amministrative della primavera scorsa, dopo due mandati da sindaco e due da presidente in Provincia dove fu sospeso per la legge Severino. Nell’indagine sono coinvolti anche dirigenti, funzionari pubblici e consiglieri comunali di Sperlonga ma anche di altri centri della provincia di Latina.

L’inchiesta è cominciata con il sequestro nel 2015 dell’Hotel Grotta di Tiberio di proprietà dello stesso Cusani e del suocero ed ha portato al blitz di oggi. Le indagini del Nucleo Investigativo dei carabinieri sono scattate dopo aver accertato il mancato intervento da parte del Comune di Sperlonga per gli abusi edilizi connessi alla realizzazione dell’albergo “Grotte di Tiberio“.

I primi accertamenti sono stati effettuati dalla stazione carabinieri di Sperlonga che hanno accertato l’inerzia dei responsabili dell’ufficio tecnico del Comune che si sono succeduti nel tempo nonostante fosse evidente l’esistenza di un abuso edilizio, sancito anche da una sentenza di condanna della Corte di Appello di Roma.

A gennaio 2016 la Procura di Latina ha delegato ai carabinieri del nucleo investigativo del capoluogo pontino accertamenti ulteriori. Sarebbe stata così accertata l’esistenza di un’associazione a delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti e alla corruzione con l’obiettivo di pilotare le aggiudicazioni di alcune gare di appalto, tra cui un appalto da 700 mila euro sulla valorizzazione del complesso archeologico di Villa Prato a Sperlonga.

 

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