Giugliano.  Polemiche sulle procedure per la card Sia (sostegno inclusione attiva), arriva la risposta dell’assessore al ramo Vincenzo Mauriello. “Al Comune (servizi sociali), spetta l’inserimento dei dati delle domande che gli utenti hanno compilato. Queste ultime vengono trasmesse all’INPS che a sua volta li trasmette all’agenzia dell’entrate.

In molte domande tra quelle che i cittadini compilano e i dati che l’agenzia dell’entrate è in possesso c’è una discordanza e ciò comporta un eslusione di avere la carta SIA. Per chi non lo sapesse i dati che l’agenzia dell’entrata ha in possesso sono quelli forniti dagli studi medici che ogni giorno trasmette al MEF. In poche parole i dati di ogni singolo cittadino vengono confrontati dalle dichiarazioni o autocertificazioni che gli stessi hanno fatto in anni precedenti anche per un esenzione Ticket.

Ogni giorno ai Servizi Sociali gli Impiegati e gli Operatori dei Servizi Attivi con questa Amministrazione Comunale si fanno in quattro per far fronte alle diverse emergenzi che si trovano ad affrontare: dai casi di maltrattamenti alle donne, ai casi di colloqui protetti, ai Rom, alle Adozioni, ai senza tetti, ai minori che devono essere allontanati dai propri nuclei familiari, alle famiglie che vivono nel l’estrema povertà. Come Assessore e Cittadino Giuglianese esigo rispetto per questi Impiegati e Operatori del Settore che vanno oltre i loro Compiti. Qualcuno si lamenta che abbiamo le fila come la Posta, forse non immagina nemmeno che tipo di attività si svolge in questi uffici.

In qualità di delegato Provinciale di Napoli del PD, mi sento ancora più mortificato quando i Servizi Sociali vengono paragonati alle file delle Poste senza comprendere che quelle file sono dovute a un tasso di povertà che aumenta e che purtroppo il 2017 sarà un anno ancora più difficile. Mi trovo in accordo con il consigliere Regionale On. Gianluca Daniele bisogna aumentare le risorse agli ammortizzatori, e aggiungo che bisogna da una parte anche aumentare il reddito per la carta SIA: da 3000 euro bisognerebbe passare a 8500 euro. Abbiamo bisogno di un nuovo Welfare, di una sinergia tra rendere le persone occupabili e rendere i nostri territori attrattivi per le imprese.”

Assessore Vincenzo Mauriello, Politiche Sociali e Welfare

COMUNICATO STAMPA

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