Chi è Raffaele Marra, il braccio destro di Virginia Raggi a Roma oggi arrestato? Quanto guadagnava? Marra non ha una biografia Wikipedia, ma dalle informazioni raccolte in rete si desume che Raffaele Marra ha 44 anni, è dirigente del Comune di Roma da tempo. Come riportano tutte le agenzie di stampa, compresa l’ANSA, è stato arrestato oggi con l’accusa di corruzione, è considerato un fedelissimo della sindaca Virginia Raggi del Movimento Cinque Stelle, tanto da essere definito “sindaco ombra”. Proprio la Raggi, a settembre scorso, l’aveva confermato come vice capo gabinetto del Comune, scatenando le ire e le contestazioni del M5S romano.

Le polemiche. La scelta della Raggi era stata contestata soprattutto per le passate esperienze del dirigente Marra con la governatrice del Lazio Renata Polverini e con il sindaco della capitale Gianni Alemanno. Marra è stato anche dirigente della polizia municipale del comune capitolino. Tutti incarichi di alta responsabilità ma che avevano sempre attirato voci e pettegolezzi sulla trasparenza delle sue azioni amministrative.

Lo stipendio. Uno stipendio faraonico per Marra. Secondo il sito del Comune, nel 2015 aveva perceipito un compenso da 114, 400 euro annui. Ma le polemiche avevano costretto la sindaca di Roma a ricollocarlo alla guida del Dipartimento Organizzazione e Risorse umane del Campidoglio, che si occupa dei circa 24 mila dipendenti del Campidoglio, fino a 60 mila comprese le aziende partecipate da Roma Capitale.

L’anticorruzione. Anche Raffaele Cantone aveva messo gli occhi su Marra. In particolare, insieme alla Procura capitolina, aveva acceso i riflettori sulla nomina alla direzione turismo del Campidoglio di Renato Marra, fratello di Raffaele. L’indagine è scattata dopo un esposto presentato il 14 novembre dall’associazione dei consumatori Codacons, che chiedeva di accertare la possibile violazione dell’articolo 7 del codice di comportamento dei dipendenti pubblici, secondi il quale ‘il dipendente si astiene dal partecipare all’adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere interessi propri, ovvero di suoi parenti, affini entro il secondo grado’.

Rapporti con Fabrizio Amore. Anche il giornalismo d’inchiesta aveva acceso i riflettori su Raffaele Marra, oggi arrestato, scavando nel suo passato, in particolare sui legami che aveva avuto con alcuni costruttori da cui avrebbe ricavato benefici. Do ut des politici. Il braccio destro della Raggi avrebbe sottoscritto contratti milionari a favore di Fabrizio Amore, imprenditore finito nell’inchiesta su Mafia Capitale. Nel luglio 2009 grazie a una convenzione a trattativa diretta firmata da Marra in persona, secondo il settiminale, allora capo del dipartimento delle Politiche abitative, l’imprenditore è riuscito a fare il colpo della vita: affittare al comune capitolino 96 appartamenti in un residence fuori dal grande raccordo anulare alla stratosferica cifra di 2,6 milioni l’anno. Accuse che Marra ha smentito, annunciando persino querele. Ma smentite e minacce non hanno impedito a Marra di finire arrestato oggi con l’accusa gravissima di corruzione.

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