Cosa sta succedendo ad Aleppo, in Siria? Morti, feriti, evacuazioni. Ribelli da un lato, truppe governative al servizio di Assad dall’altro. C’è chi parla di un autentico massacro da parte dei miliaziani sciiti lealisti che non accettano la sconfitta e gridano al tradimento.

Dopo l’ok all’evacuazione dei feriti, da oggi pomeriggio sono nuovamente partiti gli spari sui convoglio. La tv “Al Jazeera” parlava del primo blocco di feriti che si apprestava a lasciare l’area controllata dai ribelli sciiti nelle ambulanze per spostarsi nelle campagne controllate dagli sciiti di Aleppo ovest. Dopo alcuni chilometri sono partiti gli spari sul primo convoglio che trasportava i feriti. Si dice che, a sparare, siano state le milizie filo-iraniane e tutti i mezzi hanno immediatamente fatto ritorno ad Aleppo est.

Un massacro. Si parla di almeno 4 civili morti durante l’attacco. Ma il bilancio sembra molto più alto e la Croce Rossa Internazionale parla di un autentico massacro: almeno duecento feriti alcuni dei quali in gravissime condizioni, ma la voce sarebbe da confermare. Ciò che è certo è che l’evacuazione, che avrebbe dovuto avvenire senza sussulti, sta avvenendo con gravi problemi e lascia temere una strage umanitaria in città.

La Croce Rossa internazionale ha parlato di circa duecento feriti, «alcuni dei quali in gravi condizioni». Cosa sta succedendo ad Aleppo nelle ultime ore? Dopo il trasporto dei feriti, parte l’evacuazione dei civili e quella degli oppositori al regime di Damasco. “Si farà a bordo di 20 pullman e 10 ambulanze— aveva comunicato in mattinata il “Centro di pacificazione Russo” in Siria— che percorreranno un corridoio speciale in direzione di Idlib”, nel nord-ovest della Siria, una delle ultime sacche di resistenza dell’opposizione siriana. L’itinerario del corridoio è lungo 21 chilometri, di cui sei passano per il territorio di Aleppo occupato dalle forze governative e 15 vanno verso ovest attraverso il territorio controllato dalle formazioni armate illegali.

Le autorità siriane dunque garantiscono la sicurezza a tutti i membri dei gruppi armati anti-Assad che hanno deciso di abbandonare i quartieri orientali di Aleppo assediati dalle truppe governative. I militari russi devono seguire le operazioni con l’aiuto di aerei senza pilota dotati di telecamere. Il primo bollettino, però, parla di almeno 4 civili uccisi a seguito dell’attacco. Questo succede oggi ad Aleppo, in Siria, anno domini 2016.

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