Marano. Arriva finalmente la buona notizia per gli operatori dell’area P.i.p. di Marano in via Migliaccio. Oggi è arrivato infatti il via libera da parte della Procura di Napoli dopo la relazione presentata nella giornata di ieri dal tecnico nominato dal Comune. Una decisione attesa con trepidazione stamani dinanzi alle transenne dell’area finita sotto sequestro dopo l’inchiesta che ha coinvolto i due fratelli imprenditori Aniello e Raffaele Cesaro di Sant’Antimo.

I magistrati, dopo 15 giorni e la violenta protesta di ieri, hanno detto sì al dissequestro della strada ritenuta inagibile. Sarà a breve possibile rientrare nei capannoni. Apertura del varco, quindi, con alcune prescrizioni da rispettare, ovvero installazione impianto antincendio, accorgimenti alla rete idrica, isolamento rete del gas ed altro. Si tratta dunque di un’autorizzazione ad accedere nelle more dell’esecuzione degli interventi per rendere agibile l’arteria.

I lavori saranno a carico dei Cesaro o, in subordine, del Comune di Marano, e dovranno essere eseguiti in 30 giorni. In tanti hanno già subito un grosso danno dal sequestro dell’area dopo le due settimane in cui si è lavorato a singhiozzo e la paralisi totale degli ultimi giorni. Adesso i circa 600 lavoratori sperano di ritornare al più presto all’opera come prima per provare a recuperare prima delle festività natalizie.

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