Qualiano. Una mattinata di confronto molto intimo, sui comportamenti, le aspirazioni ed i sogni. L’austera Sala consiliare del Comune di Qualiano, questa mattina si è trasformata in una succursale del cuore dove si sono incontrati adulti e giovani studenti del Liceo “Cartesio”, per affrontare una tematica estremamente importante: “Identità e consapevolezza”. L’incontro si inserisce nella programmazione delle attività educative e di sensibilizzazione in occasione della ricorrenza del 25 novembre identificata a livello mondiale come la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne ed istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999.

Il Comune di Qualiano, ha concesso il patrocinio ed ha sposato l’iniziativa promossa dall’associazione “Spazio Aspasia”, che da anni si batte su tutto il comprensorio giuglianese, per offrire supporto alle donne vittime di violenza affettiva, psicologica e fisica.

“Molte volte sappiamo che le donne sopportano angherie e soprusi vittime del proprio carnefice, perché non hanno nessuno a cui confidare il proprio disagio o perché non sanno dove andare. – sottolinea l’assessore alle Pari Opportunità, Valentina Biancaccio- Qualiano, in questo settore ha cercato di offrire una risposta concreta affidando un bene sottratto alla camorra, a don Francesco per una casa di prima accoglienza. “Casa Betania” è un primo punto dove fermarsi un attimo e con l’aiuto di esperti, capire cosa fare, quando si vivono situazioni familiari difficili, complicate e condite da soprusi e violenze”.
All’incontro ha preso parte lo stesso don Francesco Martino della Parrocchia SS. Maria Immacolata, che ha portato la sua esperienza di sacerdote testimone di tante storie dolorose di donne. Aperto e ricco di spunti anche il dialogo con le psicologhe Angela Sarracino e Raffaella Cesaro di “Spazio Aspasia”, l’associazione che opera per promuovere la crescita della partecipazione e della responsabilizzazione delle donne alla vita politica e pubblica con attività culturali e per offrire aiuto e sostegno alle donne in difficoltà e vittime di violenza, sole o con minori a carico, attraverso uno spazio di ascolto e accoglienza personale.
I partecipanti all’incontro di “Identità e consapevolezza per contrastare la violenza sulle donne” hanno potuto assistere anche alla proiezione del film “Miss Violence”, un cortometraggio tratto da una storia vera su una violenza familiare agghiacciante fatta di abusi, silenzio e normalità.

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