Napoli. L’Assemblea Provinciale dell’Udc di Napoli ha eletto per acclamazione l’attuale commissario provinciale Biagio Iacolare segretario provinciale. Contestualmente sono stati eletti i componenti del Comitato Provinciale. L’assemblea si è svolta questa mattina a Nola presso Villa Minieri ed è stata presieduta da Nello Palumbo, attualmente commissario cittadino di Napoli.

Ha preso parte ai lavori l’onorevole Giuseppe De Mita, segretario regionale dell’Udc della Campania. Ha partecipato, inoltre, l’assessore regionale al Turismo, Corrado Matera. Ha salutato i presenti il presidente Ciriaco De Mita. Sono intervenuti numerosi amministratori e dirigenti Udc della provincia di Napoli.

«Con il passaggio delle Regionali dello scorso anno – ha dichiarato nel corso del suo intervento il neo eletto segretario provinciale Biagio Iacolare – ero consapevole che ci saremmo ritrovati, soprattutto a Napoli, con un partito diviso, attraversato da tensioni.  Ma allora è stato necessario un atto di coraggio e l’ho fatto. Da quel momento ho portato avanti il ruolo di commissario provinciale di Napoli con l’obiettivo di ricostruire il partito sul territorio. Ho lavorato molto per definire una nuova classe dirigente diffusa e solidale. Ho cercato di fare un lavoro leale e condiviso. Oggi devo ringraziare tutti per aver compreso il nostro progetto e per la fiducia che mi viene concessa. Adesso è necessario ancora di più il contributo di tutti per crescere insieme, per lavorare insieme alla costruzione di un partito sempre più grande e sempre più riferimento per le nostre comunità».

«La celebrazione dei congressi è la rappresentazione di una realtà, la nostra, che esiste, che c’è. E’ l’inizio di una fase di risveglio – ha così commentato il deputato Giuseppe De Mita, segretario regionale dell’Udc Campania – Il passaggio delle assemblee, perciò, è la messa in opera di una condizione di ripresa. E’ l’avvio di un processo di rigenerazione».

«La preoccupazione di oggi – ha aggiunto De Mita – è sul come procedere, avendo fisso l’obiettivo di essere riferimento in un contesto politico molto difficile, rarefatto. Capisco, perciò, la difficoltà di avviare questa fase congressuale in Campania ed in tutta Italia. Abbiamo qualche criticità nello spiegare la nostra linea soprattutto sul piano nazionale. Almeno fino alla campagna referendaria. Avere aperto i congressi ci sta aiutando a farci capire all’esterno, soprattutto rispetto al referendum. Siamo fortemente radicati nella pubblica opinione, con un giudizio controverso ma ci siamo. Abbiamo tantissimi amministratori e c’è attesa sulla prospettiva che andremo a definire. Se lavoriamo per costruire luoghi di partecipazione possiamo trasferire all’esterno l’emersione di una condizione che definirei eversiva sulla scena politica.

«Anche in riferimento al referendum del 4 dicembre – ha così concluso De Mita – I congressi possono diventare una grade acceleratore di riflessione e uno strumento per veicolare la nostra posizione. Ribadiamo, perciò, che la riforma non garantisce nessuno degli obiettivi che sono al centro della campagna referendaria del Sì: non interviene sulla cancellazione della burocrazia, non incide sulla governabilità, dovrebbe intervenire sulla velocizzazione del processo legislativo ma l’esito resta dubbio, taglia i costi della politica, ma in maniera molto esigua. La verità è che se dovesse prevalere il Sì, non cambieranno le condizioni degli italiani e del Paese. La riforma lascia invariati i valori di prospettiva del nostro sistema democratico. L’obiettivo dovrebbe essere la messa in sicurezza della società, Se vince il Sì il risultato sarà drammatico perché non cambieranno le condizioni economiche e sociali dell’Italia, ma si aprirà davvero la strada ai movimenti di protesta, ai populisti, a Grillo».

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