Giugliano in Campania. Venerdì 30 maggio 2014. Si conclude nella splendida cornice di Palazzo Palumbo a Giugliano il primo ciclo della StartUp School di HUB Spa. Sabato 31 maggio a partire dalle 10.30 nella Sala delle Feste del palazzo settecentesco un primo gruppo di start upper, guidati da Tommaso Di Nardo, direttore operativo di HUB Spa e di HUB StartUp School, presenterà il proprio progetto imprenditoriale. Saranno presenti i componenti del comitato scientifico della School, i docenti e molti di coloro che hanno creduto nell’innovativo progetto di HUB Spa. All’incontro parteciperà il prof. Luca Meldolesi, economista, docente di politica economica e presidente di Effeddì, tra i principali partner scientifici della School.

Le start up non sono versioni ridotte di grandi imprese, sono organizzazioni temporanee nate per realizzare progetti visionari o molto più spesso idee di business e di lavoro che hanno bisogno di essere trasformate in imprese capaci di stare sul mercato, di crescere e svilupparsi fino a scalare i mercati globali.

La prima regola insegnata nella School è che uno startupper non trova niente di buono da fare nell’ufficio e che la sua vera vocazione è di uscire tra la gente per verificare se l’idea funziona e se vale la pena investire su di essa.

Non tutti possono diventare startupper di successo, ma chiunque ha volontà e determinazione può provarci. Il successo non è garantito, anzi il fallimento molto spesso è la conclusione più normale, ma l’esperienza ottenuta è di grande valore.

La seconda regola fondamentale è che lo sviluppo di un progetto di start up richiede enorme flessibilità, richiede soprattutto iterazione continua e svolte quando necessarie. Fondamentale è l’applicazione di una cultura agile, che permetta continuamente di sperimentare, provare e riprovare, prima di investire tutto il possibile.

Ma naturalmente, la regola più importante è la passione. Una start up senza persone motivate e appassionate muore lo stesso giorno in cui nasce.

Dopo cinque giornate d’aula trascorse insieme ad esperti d’azienda, di business e di marketing, gli startupper hanno sviluppato il proprio business model nel corso di tre incontri di laboratorio. Nella School si è parlato di come creare un’impresa e di come si gestisce un’azienda, ma anche di viral marketing, business plan, internazionalizzazione, leadership, fiducia, changing mind e changing management, design strategico. Una piattaforma di crowdfunding, un centro servizi fisico e virtuale, un coworking sono alcune delle business idea sviluppate nella School.

I migliori progetti saranno ripresentati il 26 giugno nell’ambito della giornata sul coworking a cui HUB Spa sta lavorando e agli startupper che hanno concluso con successo il percorso della School sarà offerto un percorso di incubazione interna e un accesso gratuito al coworking per tre mesi.

HUB Spa ha voluto trasformare una parte di Palazzo Palumbo a Giugliano in uno dei quasi trecento coworking italiani per aprire le porte alla creatività e soprattutto per favorire la contaminazione, delle idee e delle persone. Per questo ospita un Fab Lab, un luogo avveniristico ma molto concreto dove qualsiasi disegno o idea di disegno può diventare realtà grazie alle stampanti 3D e alla nuova cultura dei maker.

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