Morto Enzo Maiorca, il più grande apneista italiano. E’ morto nella sua casa di Siracusa all’età di 85 anni. Il decesso stamattina. Ma chi è Enzo Maiorca? Era considerato il più grande apneista italiano, detentore di record di immersioni in apnea che hanno riscritto pagine di teorie scientifiche.

Dagli anni ’60 fino ai primi anni ’90 si è spinto sempre più giù raggiungendo, con la tecnica dell’assetto variabile, profondità mai conquistate prima dall’uomo. E’ del 1988 il record che lo porta negli abissi fino a 101 metri di profondità, ma si deve a Maiorca anche la scoperta di siti di interesse storico come il luogo in cui si trova il sommergibile italiano Veniero, un cimitero negli abissi ad oltre 80 metri.

E’ stato anche senatore della Repubblica ed impegnato in battaglie ambientaliste significative come, negli anni 70, contro la realizzazione del polo petrolchimico siracusano, la difesa della penisola della Pillirina o più recentemente contro le trivellazioni in mare. Aveva promesso, che se avesse vinto il sì al referendum No Triv, si sarebbe nuovamente immerso nell’isola di Ferdinandea a largo delle coste agrigentine.

 

Biografia. Come riporta Wikipedia, Enzo Maiorca ha imparato a nuotare a 4 anni e presto ha cominciato ad andare sott’acqua, anche se, secondo una sua stessa confessione, ha sempre avuto una gran paura del mare. Un giorno, invece, un amico medico gli mostra un articolo in cui si parlava di un nuovo record di profondità a -41 metri strappato a Raimondo Bucher da Ennio Falco e Alberto Novelli (campioni di caccia subacquea). È l’estate del 1956 e Maiorca rimane fortemente suggestionato da quell’impresa. Dopo una breve riflessione, decide di entrare in competizione con quei grandi nelle immersioni in apnea e si impegna allo spasimo per strappare il titolo di uomo che è andato più in profondità negli abissi marini.

Nel 1960 corona il suo sogno toccando -45 metri e battendo il brasiliano Amerigo Santarelli, il quale, nel settembre dello stesso anno, si riappropria il titolo raggiungendo i -46 metri; il primato dura poco perché già in novembre Enzo raggiunge i -49 metri. È l’inizio di una grande era che lo vedrà sulla scena per 16 anni, fino al 1976, anno in cui abbandona l’apnea.

Il 22 settembre 1974, nelle acque della baia di Ieranto, sulla costiera sorrentina, Maiorca tentò di stabilire un nuovo record mondiale di immersione in apnea alla quota di 90 metri; per la prima volta nella storia della RAI un simile evento fu teletrasmesso in diretta. Dopo lunghi preparativi, Maiorca finalmente iniziò la discesa lungo il cavo d’acciaio andando a sbattere a neanche venti metri di profondità contro Enzo Bottesini, esperto di immersioni e istruttore subacqueo, ex campione del telequiz Rischiatutto, e inviato della RAI per l’occasione. Riemerso infuriato, si lasciò andare a una sequela di imprecazioni piuttosto forti, molte delle quali furono chiaramente udibili dal pubblico televisivo prima che la regia riuscisse a intervenire disattivando il collegamento audio. Tra queste anche due bestemmie che gli costarono l’interdizione dalla televisione per molti anni.

Nel 1988, per le proprie figlie Patrizia e Rossana (entrambe celebri nel mondo per una serie di record mondiali d’immersione in apnea), ritorna all’apnea per raggiungere il suo ultimo record di -101 metri.La figlia Rossana è morta di cancro nel 2005.

Nella sua carriera Maiorca ha avuto alcuni rivali storici: il più grande è stato il brasiliano Amerigo Santarelli (ritiratosi nel 1963), poi Teteke Williams, Robert Croft e Jacques Mayol.

 

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