Confisca dell’intero complesso “La Sonrisa” ed un anno di reclusione per lottizzazione abusiva alla moglie ed al fratello del “boss delle cerimone”. Questa la decisione arrivata qualche giorno fa dal tribunale di Torre Annunziata per il castello noto al grande pubblico per lo show di Real Time, con protagonista don Antonio Polese, e che in passato ha ospitato anche il festival “Napoli prima e dopo” trasmesso dalla Rai.

“Ripetuti abusivi edilizi” al solo scopo di “lottizzare la zona” secondo il giudice. Ma cosa succedere ora? Come riporta Il Mattino dopo l’iniziale preoccupazione degli sposi, sono ripresi, anzi, non si sono mai fermati, i banchetti nel castello del Boss delle Cerimonie. Anche in questi giorni c’è grande richiesta. L’intera Sonrisa era da tempo sottoposta a sequestro proprio in virtù dell’inchiesta della Procura di Torre Annunziata, con la gestione che era rimasta comunque totalmente ai proprietari e ai titolari delle società che si occupano delle attività ricettive e ristorative. La confisca ordinata dal tribunale di Torre Annunziata sarà effettiva non appena il Comune abatese renderà esecutiva la sentenza di primo grado, ma il bene potrebbe tornare in possesso della famiglia Polese, che ha già annunciato ricorso in Appello, non appena conosciute le motivazioni tra 90 giorni.

La gestione della struttura in attesa del completamente dell’iter giudiziario e dei 3 gradi di giudizio resta dunque nella mani della famiglia Polese. Intanto il boss è stato trasferito all’ospedale Monaldi di Napoli per avviare la riabilitazione dopo il ricovero al San Leonardo di Castellammare a seguito di uno scompenso cardiaco.

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