Altri tre punti per gli uomini di Mazziotti nel match disputatosi quest’ oggi contro il Sibilla di Bacoli allo stadio “Salvatore Nuvoletta” di Marano, a causa dell’ inagibilità dello stadio “Vallefuoco” di Mugnano.

PRIMO TEMPO

Partita nella quale il Giugliano non riesce ad esprimere tutte le sue doti tecniche a causa delle pessime condizioni del manto erboso.

Ospiti che partono meglio, riuscendo a chiudere il Giugliano nella propria metà campo e che al 14’, sfiorano il vantaggio su calcio d’angolo con il colpo di testa di Punziano.

Al 17’ è  ancora il Sibilla a rendersi pericoloso  con il tiro di Lepre da fuori area che colpisce la parte alta della traversa.

L’ occasione più grande per la formazione ospite arriva qualche minuto dopo quando, su suggerimento di Lepre, Ioio impegna di testa Loffredo in un intervento prodigioso.

Il primo squillo giallo blù arriva al 23’ grazie ad un contropiede, che sfocia in un debole tiro di Di Matteo, che diviene però facile preda dell’ estremo difensore Cinque.

 

SECONDO TEMPO

Ripresa che prosegue sulla falsa riga della prima frazione di gioco.

La svolta, arriva al 10’, quando l’ arbitro Acampora esibisce il rosso a Marigliano.

Espulsione che paradossalmente è un’ iniezione d’ orgoglio per i tigrotti, che trovano il sofferto vantaggio al 13’ grazie al goal di Cozzolino, il quale riesce a risolvere la mischia innescatasi nell’ area di rigore.

Giugliano che a questo punto impegna le sue forze nel mantenere il vantaggio.

II Sibilla spinge, e al 16’ prova a rispondere al vantaggio, ma D’ Oriano in seguito ad un calcio di punizione non riesce a ribadire in rete, a due passi dalla porta difesa da Loffredo.

L’ ultima mezz’ ora scorre via senza sussulti con intensa lotta di centrocampo fino al fischio finale di Acampora che sancisce il successo giuglianese.

 

E’ proprio il caso di dirlo, tre punti che valgono doppio. Encomiabile infatti l’impegno dei giallo blù, i quali  “combattono” non solo contro gli avversari, ma soprattutto contro il fattore campo, diventato ormai un’ ossessione per la squadra, la quale riesce comunque a dimostrare con i fatti e con grande orgoglio, di meritare il ritrovato primato in classifica, sebbene condiviso con il Quarto.

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