E’ una vera è propria bufera mediatica ed istituzionale quella scaturita dopo le parole del viceministro israeliano Kara durante una visita in Italia. 

Passare attraverso un terremoto non è stata la più piacevole delle esperienze, ma – ha detto Kara Viceministro israeliano – abbiamo avuto fiducia che la Santa Sede ci avrebbe tenuto al riparo. Sono certo che il terremoto – ha aggiunto – sia avvenuto a causa della decisione Unesco che il Papa ha fortemente disapprovato. Ha anche detto che la Terrasanta è legata alla Nazione di Israele”.
IL TERREMOTO? Una punizione divina insomma all’Italia per essersi astenuta alla votazione dell’Unesco sulla Città Vecchia di Gerusalemme che, a giudizio di Israele e delle comunità ebraiche del mondo, ha negato i legami millenari di Israele con l’ebraismo. È bufera sulle parole del viceministro della Cooperazione regionale di Israele, Ayooub Kara (del Likud, il partito del premier Benyamin Netanyahu) in missione in questi giorni in Vaticano proprio sulla vicenda delle votazioni all’Unesco, e in Italia quando le Marche e l’Umbria sono state colpite dalle nuove devastanti scosse. L’ambasciata israeliana a Roma ha preso le distanze: “Le parole attribuite al vice ministro Kara non rappresentano assolutamente la posizione dello Stato di Israele e del ministero degli Esteri. Ci sarà un controllo sulla vicenda. Israele ha massima considerazione delle sue importanti e amichevoli relazioni con l’Italia ed è vicino al governo e al popolo italiano per i tragici terremoti”.

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