ROMA – Da giocatore fu bollato col l’epiteto di ‘core ‘ngrato’, per il gol del 2-1 juventino segnato al Napoli dal quale veniva, nel campionato ’74-’75: oggi Josè Altafini rivendica l’autonomia delle scelte professionali di un calciatore, e ad Higuain dice: «se segni al Napoli deve esultare». Più volte l’attaccante brasiliano ha replicato alle antiche accuse dei tifosi napoletani, ricordando che lui non andò via ma fu mandato alla Juve. Ora rinnova le sue convinzioni con l’argentino passato in estate da Sarri ad Allegri. «Higuain deve andare in campo e giocare la sua partita poi se segnerà deve esultare, come tutti. Lui non esulta contro il Napoli, esulta per la sua squadra e per i suoi tifosi». «Bisogna finirla di non far giocare i giocatori contro le loro squadre precedenti – sostiene Altafini, intervistato da Mediaset – Ci sono giocatori che non esultano quando segnano contro l’ex squadra, ma è una cosa sbagliata. Uno gioca per una squadra ed è giusto che faccia bene per chi lo paga. A Napoli, quando andai alla Juve, mi fischiarono per tutto il tempo. Cambiare squadra è una cosa normalissima, anche in politica cambiano partito. Quando è finito il mio contratto a Napoli nessuno mi ha detto niente – ricorda ancora il brasiliano – sono andato via perché non mi hanno tenuto, c’erano 5 squadre su di me e ho scelto la Juventus. I giocatori fanno il loro mestiere e fanno il dovere: lui è pagato per giocare e per fare gol. In Brasile quando un giocatore viene prestato a un altro club non può giocare contro la sua squadra d’appartenenza ma questa è una cosa diversa perché si tratta di prestiti».

Fonte: Corriere dello Sport.it

continua a leggere su Teleclubitalia.it
resta sempre aggiornato con il nostro canale WhatsApp
Banner tv77 Finearticolo