L’ex pretura di via Nuvoletta torna agli antichi splendori. Ma la struttura, da circa quattro anni off-limits per consentire l’intervento di restyling auspicato a suo tempo dai vertici del tribunale di Napoli, non ospiterà più magistrati, avvocati e operatori del pianeta giustizia. La nascita del tribunale Napoli nord di Aversa, e il contestuale trasferimento degli uffici giudiziari di Marano nella cittadina casertana, la rendono di fatto inutilizzabile per scopi giudiziari. Un immobile su più livelli e dotato di ampio parcheggio, ristrutturato con fondi comunali e del Piu Europa (per un costo complessivo di circa 3 milioni e 500 mila euro), che doveva fungere da asse portante della nuova cittadella giudiziaria dell’area a nord di Napoli e che invece, come annunciato nei mesi scorsi, sarà destinato ad ospitare gran parte del personale comunale: quello attualmente impiegato nei settori anagrafe, ambiente, patrimonio, sport e spettacolo (tutti attualmente sistemati in spazi non idonei e non a norma), nonché dipendenti, dirigenti e funzionari dell’ufficio tecnico.

Lo sfogo degli avvocati. “Abbiano profuso moltissimi sforzi per scongiurare la perdita della sezione distaccata del tribunale di Napoli – spiegano gli avvocati Gianfranco Mallardo e Salvatore Nasti – L’ex pretura di via Nuvoletta, completamente rinnovata grazie ai finanziamenti europei, avrebbe potuto tranquillamente ospitare il nuovo tribunale di Napoli nord. Il governo ha invece optato per Aversa, lasciando Marano e altri comuni della cintura metropolitana di Napoli praticamente sguarniti”.
Il Giudice di pace. Come se non bastasse, poi, nel giro di qualche settimana la città potrebbe esser privata anche degli uffici del Giudice di Pace, i cui costi di gestione e per il personale amministrativo dovranno essere completamente a carico dell’ente cittadino e degli altri comuni del mandamento giudiziario. Il tempo stringe e la sorte della struttura, da anni ubicata in un angusto prefabbricato di via Cesina, resta nelle mani dei sindaci dell’hinterland ma soprattutto dei commissari prefettizi del Comune di Giugliano, che in più di un’occasione tuttavia hanno manifestato le loro perplessità circa la possibilità che Giugliano contribuisca alle spese – poco meno di 400 mila euro annui – per il mantenimento del presidio giudiziario di Marano.
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