Giugliano. Oggi la sentenza nel processo contro il Gotha del clan Mallardo. Si tratta già dell’appello poiché in primo grado parte dei gregari e dei reggenti del clan sono stati già condannati.

Francesco Napolitano, difeso dagli avvocati Antonio Russo e Paolo Trofino, vede ridursi la pena da 16 a 8 anni. Giulio Amicone viene condannato a 8 anni. Raffaele Mallardo a 8 anni difeso dagli avvocati Pellegrino e Schettino. Micillo Biagio, difeso dall’avvocato Michele Giametta, a sei anni. Sessa Marino,  difeso dall’avvocato Pellegrino, a 6 anni. Michele Di Nardo, difeso dagli avvocati Michele Giametta e Gianpaolo Schettino, a 6 anni. Rigettati gli appelli del pubblico ministero nei confronti di Amicone e Micillo, per i quali l’accusa aveva chiesto una pena detentiva più severa.

Queste le vecchie condanne: Giuliano Amicone 8 anni 5 mesi; Biagio Micillo 10 anni e 8 mesi; Francesco Napolitano 16 anni; Raffaele Mallardo 14 anni; Marino Sessa 9 anni e 2 mesi assistiti dall’avvocato Pellegrino; Michele Di Nardo 8 anni. Associazione mafiosa il reato contestato. Amicone è stato invece assolto dal reato di estorsione.

Raffaele Mallardo, detto “Lellucc’ e scicchirò” venne ammanettato nel giugno del 2012 a Giugliano. L’arresto ad opera di carabinieri del Ros. L’uomo era accusato di associazione mafiosa, estorsione aggravata e detenzione di armi da guerra. Biagio Micillo, “o’ chiacciaron’”, fu arrestato a Sperlonga, nel 2012. Era in vacanza in una lussuosa villetta. Francesco Napolitano difeso dall’A, ritenuto il reggente del clan, è stato arrestato nello stesso anno. Il boss si nascondeva in un’appartamento a Lago Patria. Giuliano Amicone, è stato ammanettato a febbraio 2013.

I carabinieri fecero irruzione in un appartamento di via Oasi Sacro Cuore. Michele Di Nardo invece è stato arrestato nel Cilento mentre si trovava in vacanza con la fidanzata. L’ultimo ad essere arrestato è Marino Sessa, bloccato a Giugliano. L’affiliato si trovava in casa ed era considerato il braccio destro di Napolitano.

La storia criminale degli imputati è oramai ben nota grazie agli arresti e alle pagine di cronaca. Per loro in questi anni una lunga serie di processi molti dei quali terminati con dure condanne. A capo del clan per un lunghissimo tempo c’è stato Feliciano, oramai deceduto, ma protagonista anch’egli di molti processi.

continua a leggere su Teleclubitalia.it
resta sempre aggiornato con il nostro canale WhatsApp
Banner tv77 Finearticolo