Napoli. Di Salvatore Basile si erano perse le tracce dal 2 settembre. Violando gli obblighi e le prescrizioni della sorveglianza speciale si era reso irreperibile. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli l’hanno però scovato e tratto in arresto.

Il ricercato, praticamente alla macchia: Salvatore Basile, 28enne, ritenuto affiliato al gruppo criminale “Esposito – Spina – Genidoni”, era balzato agli onori delle cronache come uno dei componenti il gruppo dei “Barbutos”, il giovane e feroce gruppo criminale (bloccato dai Carabinieri nel 2015 prima che riuscisse a mettere in atto un agguato) caratterizzato dalle barbe lunghe e folte, dai tatuaggi inneggianti ai loro riferimenti criminali e dall’uso di un noto social network.

I militari dell’Arma lo hanno individuato in un’abitazione nei pressi di Via Nilo, nella quale hanno fatto irruzione catturandolo. L’uomo non ha opposto resistenza ed è stato ammanettato. Ora è in attesa del rito direttissimo. Sul suo corpo sono stati ritrovati numerosi tattuaggi. Uno riporta il nome di Antonio Genidoni, il figliastro del boss Pietro Esposito, ucciso nel 2015 nella faida di camorra scoppiata nel centro storico di Napoli.

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