Gli occhi lucidi e la voce rotta dal pianto in aula. Il militare originario di Frattamaggiore Salvatore Parolisi, condannato in via definitiva per aver ucciso la moglie Melania Rea il 18 aprile 2011 ad Ascoli, ha infatti presentato un’istanza al tribunale dei Minori di Napoli per vedere sua figlia, che oggi ha 7 anni (all’epoca dei fatti avevea 18 mesi) ed è affidata ai nonni materni. L’udienza prevista per oggi è stata però rinviata al prossimo gennaio. A quanto pare, infatti, i giudici hanno preferito acquisire ulteriori documenti come le motivazioni della Cassazione. Quando fu condannato, come pena accessorio, gli fu tolta la patria potestà. L’ex caporalmaggiore pochi giorni fa è stato anche degradato ed è stato trasferito dal carcere militare di Santa Maria Capua Vetere a quello di Bollate.

“In aula ha piagnucolato, come fa sempre. Ha detto che vuole vedere la figlia. Peccato che sia lui ad aver ucciso sua madre”. Lo ha detto Michele Rea, fratello di Melania. A riportare le sue dichiaraizoni è Il Mattino. “La piccola è serena – ha detto Michele – sa tutto quello che è successo, gli psicologi ci hanno detto di farla crescere nella verità”.”

“Faremo di tutto per fare in modo che non riveda il padre” ha aggiunto lo zio della bambina. “Già due anni fa aveva presentato l’istanza di vedere la piccola Vittoria ma era stata rigettata per «disinteresse», vuol dire che della piccola aveva dimostrato di non essersene interessato – conclude – ora ci riprova ma noi ci opporremo in tutti i modi. È lui che ha ucciso la mamma di Vittoria ed è lui che ha cancellato il ruolo di padre. Non merita di vederla, mai”.

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