Qualcuno si vede recapitare un pacco a casa contenente un oggetto di scarso valore, l’altro è completamente ignaro.

La nuova truffa del pacco muove i suoi passi sul web, dove dispositivi per computer o capi d’abbigliamento vengono venduti e inviata a casa per spedizione postale, ai malcapitati che sborsano il “dovuto” viene però dato un codice di tracciabilità (postale) che non corrisponde al vero, dunque il truffatore farà ricadere sulle poste la colpa dello smarrimento del pacco e quindi della merce.

Il codice di tracciabilità inviato è infatti frutto della spedizione di un pacco di scarso valore inviato da un ignaro ad un altro ignaro.

È successo però che un uomo di Lecce, ricevuto il pacco a casa, contenente uno scanner di scarso valore (10 euro valore di mercato), non ha subito passivamente l’accaduto, ma è andato a fondo, cercando il recapito telefonico del mittente e mettendosi in contatto.

L’uomo ha così contattato telefonicamente una donna di Giugliano, la quale era ignara di aver spedito il pacco ma vedeva comunque comparire il suo nome come mittente. Quest ultima è corsa a denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine.

Dunque il truffatore aveva sfruttato quel codice di tracciabilità per raggirare qualche compratore di internet.

di Francesco Mennillo

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