“Michael Schumacher non potrà camminare e non riesce ad alzarsi in piedi nemmeno con l’aiuto degli specialisti che lo seguono”. A fare il punto sulla situazione fisica di Schumi è intervenuto in queste ore l’avvocato del campione tedesco, Felix Damm.

La rivelazione è arrivata nel corso di un’udienza del processoche vede contrapposte la famiglia del pilota e il settimanaleBunte, che aveva sostenuto alcuni mesi fa che, pur a fatica e solo con l’aiuto dei fisioterapisti, il campione di Kerpen fosse tornato a camminare e anche ad utilizzare un braccio. La reazione della famiglia di Schumacher era stata immediata eSabine Kehm, la portavoce storica di Michael, aveva prima definito ‘irresponsabili’ le parole del giornale, per poi passare alle vie legali con una querela.

Lo scorso luglio era stata la stessa Kehm a rompere il silenzio che regna sul campionissimo tedesco, vittima nel 2013 di un grave incidente sulle nevi di Meribel e da oltre due anni rinchiuso nella sua abitazione, dove è seguito da un’equipe specializzata in percorsi riabilitativi.

“Non posso parlare nello specifico delle condizioni fisiche di Schumi. E’ una situazione complicata e bisogna rispettare la volontà dei suoi familiari che vogliono mantenere riservate le informazioni sulle sue condizioni di salute – ha spiegato la Kehm intervenendo ad un evento dedicato al pilota – Bisogna agire in questo modo per tutelarlo. Vogliamo comunque portare avanti quelli che erano i suoi impegni. Io e la sua famiglia siamo certi che il suo mito non scomparirà.

“Dobbiamo mantenere il riserbo: la situazione è così complicata che non possiamo rilasciare dichiarazioni specifiche. Credo che tutti possano capire quanto sia delicata la situazione e perché ci comportiamo così”, ha aggiunto la portavoce del campione di Kerpen.

Recentemente Flavio Briatore ha dedicato un pensiero a Michael Schumacher, che proprio con Briatore alla Benetton ha vinto i primi titoli mondiali: “Non so niente, attorno a lui c’è un cordone impenetrabile, notizie puoi averle solo da Massa e da Todt, che ogni tanto vanno a trovarlo – ha affermato Briatore -. Da quel che io so, l’unica cosa che serve è pregare, di dottori ne ha già troppi”.

Dopo l’incidente sulle nevi di Meribel nel dicembre 2013, i relativi danni cerebrali e il periodo trascorso in ospedale, il pluriiridato in Formula Uno è tornato a casa nel settembre del 2014 e da allora sta compiendo un lungo percorso di riabilitazione assistito da un’equipe medica specializzata. Sempre secondo indiscrezioni, il 47enne campione tedesco non si muove autonomamente e non è in grado di parlare, affidando la sua comunicazione al movimento degli occhi.

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