Napoli. Svolta nelle indagini sulla morte di Tiziana Cantone. La Procura di Napoli Nord ha disposto il sequestro di due computer e una decina di iPhone. Tutti utilizzati per lo più da Sergio Di Palo, l’ex fidanzato di Tiziana che avrebbe indotto la 31enne a girare i filmati hard, secondo quanto denunciato dalla mamma, e con il quale avrebbe convissutto per un po’ di tempo.  L’analisi dei contenuti è complessa, ma potrebbe fare chiarezza su quei filmati che sono costati la vita alla ragazza.

La procura di Napoli nord accelera i tempi dell’indagine per istigazione al suicidio di Tiziana Cantone e chiude il cerchio attorno a una lista di nomi entrati a pieno titolo in alcuni verbali acquisiti al fascicolo curato direttamente dal procuratore Francesco Greco e dal sostituto Rossana Esposito.

Le indagini però si allargano. Gli inquirenti esaminano anche il giro di gadget con sopra impressa la frase pronunciata da Tiziana durante un rapporto sessuale filmato e messo in rete. Persino «ebay», il sito dello shopping online più visualizzato al mondo, propone la vendita della maglietta bianca con sopra impressa la frase «Stai facendo il video? Bravo». Tiziana si è tolta la vita proprio a causa di quel filmino hard diventato popolare e virale, ipotizzano gli inquirenti.

Una decina sono i testimoni ascoltati come persone informate dei fatti dal procuratore Greco ieri e giovedì. E tra queste anche alcune amiche di Tiziana. Tutti puntano il dito su un gruppo ristretto di persone che frequentava Tiziana quando era in preda ai fumi dell’alcol e si faceva filmare mentre consumava un rapporto sessuale. Si procede, per ora, solo per istigazione al suicidio.

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