Marano. Due latitanti di spicco che avevano un ruolo preminente all’interno della cosca dei Polverino. Così come spiegano carabinieri. Giuseppe Ruggiero, 53enne, di Marano di Napoli, inserito nell’elenco dei 100 latitanti più pericolosi d’Italia e personaggio di primissimo piano del clan, e Carlo Nappi, classe ’58, gestivano le casse il grosso patrimonio del clan, che esercita una sorta di monopolio nel traffico di hashish e marijuana.

I due sono stati presi in un capannone di Pomezia, sul litorale laziale, come dichiarato un conferenza stampa. All’interno c’erano tutti i confort di cui poteva godere qualsiasi persona libera. A incastrarli la bomboniera di uno dei figli, da poco sposato, che sarebbe stata recapitata ai latitanti. Ed è probabile che proprio gli affetti li abbiano traditi. Gli investigatori hanno seguito questa “spedizione” arrivando dritti al covo dei due ras del clan Polverino.

Entrambi erano ricercati dal 2011 e sfuggivano all’esecuzione di due Ordinanze di Custodia Cautelare in Carcere emesse dal GIP di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea per associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti e per traffico e spaccio di droga.

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