Approvato in giunta lo schema per il rendiconto di gestione dell’anno 2013. Il Comune di Marano ha chiuso con un disavanzo di amministrazione pari a 7 milioni e 454 mila euro. Una cifra che trae anche origine dal riaccertamento dei residui attivi e passivi, avvenuto alla vigilia del passaggio in giunta del conto consuntivo. Ma cosa si intende per avanzo e disavanzo di amministrazione? E’ il saldo tra fondo cassa esistente più i residui attivi meno i residui passivi, ovvero crediti e debiti di bilancio. Un disavanzo di amministrazione è indice di illiquidità che può portare, nel breve termine, alla sospensione dei pagamenti, se non sopravviene il sollievo di un adeguato avanzo dell’esercizio in corso o di un consolidamento, con un piano di risanamento economico e finanziario. L’anticipazione a breve non costituisce mai un rimedio, se non come soluzione- ponte transitoria nelle fasi di avvio di un piano di risanamento. Agli enti locali che presentino, nell’ultimo rendiconto di gestione, disavanzo di amministrazione e che non abbiano ancora adottato i provvedimenti dell’articolo 193 del Tuel (salvaguardia dell’equilibrio di bilancio) è fatto divieto (articolo 191, comma 5 del Tuel) di assumere impegni e pagare spese per i servizi non espressamente previsti dalla legge. Sono fatte salve le spese da sostenere a fronte di impegni già assunti negli esercizi precedenti. L’operazione di riaccertamento dei residui attivi e passivi, operata dal Comune di Marano, è così riassumibile: residui attivi stralciati al 31 dicembre del 2013 pari a 34.693.714,97, di cui per dubbia esigibilità 33.887.146,97 e per minori entrate 806.567,80. I residui passivi stralciati ammontano invece a 6.592.829, 51.

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