Il caso è scoppiato ieri quando il vicepresidente del Pd torinese, Raffaele Bianco, ha messo nero su bianco che l’invito andava ritirato. L’ospite in questione è Gigi D’Alessio chiamato a partecipare, domani sera, a un dibattito sul diritto d’autore alla festa dell’Unità di Torino che apre oggi i battenti. Le perplessità di Bianco sono legate alle notizie, riportate in un’intervista ieri sul Corriere a D’Alessio, circa i debiti contratti dal cantante campano che ha raccontato di aver perso tutto in una serie di investimenti sbagliati e di essere gravemente indebitato (LEGGI).

“Il cantante -dica Bianco- sembrerebbe coinvolto in vicende di pignoramenti, debiti, libretti auto falsi, transazioni poco limpide, ipoteche. Penso che alla luce di questa situazione poco trasparente il Partito Democratico non possa far finta di niente chiudendo un occhio. Bisogna ritrovare il coraggio d’indignarsi e revocare l’invito”.

Ma a stretto giro arriva su Facebook la replica di Saverio Mazza, responsabile organizzazione del Pd, che scrive: “Come è noto, il cantautore discuterà di diritti d’autore con i vertici SIAE e di Soundreef e con Giovanni Caccamo, vincitore Sanremo Giovani 2015. (d’Alessio è fra i primi ad essersi staccato da SIAE). Non è compito mio e suppongo neanche del PD giudicare la condotta personale di d’Alessio che tra l’altro mi risulta ancora al vaglio dei giudici competenti”. “La vicenda di cui sembrerebbe coinvolto il cantautore, riguarda inoltre alcuni suoi investimenti sbagliati – sottolinea Mazza – Non ho altro da aggiungere, se d’Alessio riterrà di non partecipare sarà dunque una sua decisione. Ritengo non sia giusto che per delle vicende personali in via di accertamento debba ritenersi chiunque, non solo d’Alessio, persona ‘non gradita’.

fonte: adkronos

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