Giugliano. ” Quando non c’è cultura si perde il senso dello stare insieme”. Esordisce così Bianca Granata, responsabile dell’ Associazione culturale Minerva di Giugliano nella sua intervista, in cui racconta la storia delle importanti iniziative portate avanti dal centro dal 1989, anno della caduta del muro di Berlino.

Periodo significativo, che fece riflettere molto su fenomeni dannosi per lo sviluppo di una società sana e priva di barriere, come l’isolamento e la disinformazione.

Quali sono gli scopi dell’Associazione Minerva?

“Sin dalle sue origini, il centro Minerva promuove la diffusione culturale che costituisce una premessa indispensabile, sia per la crescita della singola persona che per la comunità.”

Bianca perché, secondo lei, è così importante “fare cultura”?

“Senza cultura o attenzioni per la politica e la società la comunità andrebbe a decadere, dilagherebbe il senso di smarrimento.”

Quali sono le vostre iniziative principali per sensibilizzare il popolo giuglianese nei confronti della diffusione culturale?

“ Le nostre iniziative spaziano tra premi letterari, visite guidate, rassegne cinematografiche e corsi, che riescono ad attirare una vasta platea, coinvolgendo anche scuole superiori e medie, organizzando incontri con autori di rilievo nazionale. ”

Qual è l’età media del vostro pubblico?

“Gli iscritti dell’associazione sono perlopiù persone mature, cinquantenni ma da un po’ di tempo a questa parte si sono appassionati alle nostre iniziative anche alcuni giovani.”

Quali sono i vostri piani per il futuro?

“Uno dei nostri obiettivi principali è riuscire ad attirare più ragazzi, che sono il futuro della società e avere maggiore attenzione da parte dell’Amministrazione comunale.”

Di Federica Iodice

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