E’ allarme in provincia di Napoli e in città per l’escalation di richieste estorsive in prossimità del ferragosto. Diverse segnalazioni anonime alle forze dell’ordine hanno denunciato l’imposizione del pizzo in diversi centri dell’hinterland partenopeo, in particolare a Castellammare di Stabia e nei paesi dei Monti Lattari.

I clan chiedono una tariffa supplementare per il mese estivo così come a Natale e a Pasqua. Il versamento mensile viene maggiorato del 20 per cento rispetto a quanto normalmente richiesto negli altri mesi. Per i negozi più piccoli 300 euro. Per quelli più grandi si arriva anche a 1500 euro. Somme che non sempre sono nella disponibilità dei negozianti.

Il “contributo” da versare nelle casse dei clan tornerebbe normale soltanto dal mese di settembre. Tanti i commercianti che però si dicono pronti a ribellarsi al racket che, insieme allo spaccio di droga, costituisce ancora una delle principali entrate economiche della malavita partenopea.

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