Giugliano. Potrebbe essere vicina la svolta per il Partito Democratico di Giugliano, da mesi alla ricerca di una normale vita partitica. Il circolo dem locale, infatti, è commissariato da oltre un anno, poche settimane prima del trionfo di Antonio Poziello nel giugno 2015 con il Pd relegato all’opposizione.

Dopo l’ultima bufera riguardante il tesseramento, il partito sembra essersi riorganizzato per procedere a piccoli passi verso il congresso. Le tessere validate dopo il caos sono state 1137. Nulle invece gran parte di quelle online, procedura attraverso la quale, a quanto pare, avevano provato a tesserarsi anche alcuni esponenti che hanno fatto campagna elettorale contro il partito.

La novità però è che pochi giorni fa nel corso di una riunione, su proposta del commissario, il deputato Nicodemo Oliverio, gli iscritti hanno votato all’unanimità un comitato precongressuale con due gruppo dirigenziali. Uno più allargato composto da 30 persone, mentre un altro composto invece da 6 esponenti.

Ques’ultimo ha il compito di supportare il gruppo consiliare ed ognuno ha delle specifiche deleghe: Pietro Di Girolamo si occuperà di sanità, Pino Ferraro di Welfare e Politiche Sociali, Raffaele Pacilio di Ambiente, legalità e Questione rom; Enzo Magliolia di Commercio ed attività produttive; Giacomo Gerlini di Istruzione e Cultura ed infine il giovane Valerio Salamida di Politiche Giovanili. Questi 6 sono stati definiti “responsabili dipartimentali”, un specie di segreteria in attesa del congresso.

Il capogruppo dem in consiglio Nicola Pirozzi parla di “passo in avanti importante”. Poi rivela: “Giovedì prossimo, 28 luglio, attendiamo qui a Giugliano il vicesegretario nazionale Lorenzo Guerini. Con lui – aggiunge Pirozzi – discuteremo delle ultime vicende politiche e forse potremmo annunciare la data del congresso in presenza del vice di Matteo Renzi”

Sul possibile rientro di Poziello e degli altri dissidenti, infine, Pirozzi dice: “La politica ha mille sbocchi, anche se non mi ci vedo in questa maggioranza, non sarò io a mettere tappeti o a chiudere finestre”. La resa dei conti nel Partito Democratico di Giugliano dunque, diventato ormai da tempo un caso nazionale, è vicina. Poi ci sarà da ricucire lo strappo.

Altri circoli commissariati nello stesso periodo hanno ormai da tempo ripreso normale vita di partito, mentre a Giugliano si è già accumulato un ritardo notevole.

 

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