Se vuoi provare la carriera di cancelliere nei tribunali questo potrebbe essere il momento giusto: a breve scatterà l’assunzione per mille nuovi lavoratori nelle cancellerie degli uffici giudiziari italiani; a questi, si aggiungeranno altre 366 unità frutto della mobilità interna, da inquadrare nei ruoli della Giustizia dopo lo svolgimento delle già concordate procedure di mobilità. È quanto prevede un emendamento al decreto legge sullo slittamento del processo amministrativo telematico approvato ieri.

Le macchine sostituiscono gli uomini: una crudele regola delle moderne economie che, però, non vale per i nostri tribunali dove anche l’avvento del processo civile telematico non è riuscito a risolvere il problema del personale. Anzi, in parte lo ha aggravato: i dipendenti già in forza si trovano oggi a fare i conti con regole e adempimenti per i quali spesso manca la formazione. Non pochi sono già stati i chiarimenti ministeriali diretti proprio ai cancellieri che si sono a volte arrogati poteri decisori più tipici dei giudici. Fatto sta che i nostri tribunali soffrono in una situazione di “assoluta criticità di personale”, come ha evidenziato, un mese fa, lo stesso Csm. Secondo il Consiglio Superiore della Magistratura “la carenza del personale organizzativo è un dato assodato ed assolutamente diffuso nella quasi totalità degli uffici giudiziari italiani, di primo e secondo grado, tale da determinare provvedimenti di riduzione degli orari di apertura delle cancellerie e di anticipazione del termine delle udienze penali, fino ad arrivare a provvedimenti di sospensione delle udienze penali in alcune articolazioni territoriali”. Tanto da fare registrare “una riduzione della funzionalità degli uffici giudiziari che, in carenza di personale amministrativo, vedono vanificato ogni sforzo di maggiore efficienza”.

Ecco che dunque arriva ieri il via libera ai nuovi bandi: si tratta di un programma straordinario che consentirà di assumere, in temi molto ristretti, 1000 unità di personale amministrativo non dirigenziale a tempo indeterminato mediante lo scorrimento di graduatorie in corso di validità o con procedure concorsuali pubbliche indette con decreto ministeriale.

Questo nuovo reclutamento si aggiunge alle 366 unità provenienti dalla procedura di mobilità straordinaria e dovrebbe servire a rendere più efficiente il servizio giustizia.

Il testo è contenuto nel decreto legge sul processo amministrativo con l’obiettivo di accelerarne l’approvazione e l’entrata in vigore.

Per migliorare la performance dei tribunali occorrono però anche interventi strutturali basati sull’innovazione e sulla razionalizzazione delle risorse esistenti e, sotto questo profilo, è in corso il completamento dell’informatizzazione del processo penale ed è imminente la revisione delle piante organiche dei magistrati e del personale.

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