Giugliano. Avevano acquistato un immobile all’asta, una villetta sul litorale domitio, ma loro vita si è trasformata in un incubo, terminato solo grazie all’intervento dei carabinieri. L’abitazione, situata a Castel Volturno, apparteneva ad un uomo che l’aveva persa dopo il fallimento di una sua società.  L’immobile continuava ad essere occupato però illegalmente dalla famiglia. Così la coppia di coniugi, residente sulla fascia costiera giuglianese, che aveva effettuato l’acquisto all’asta pubblica era riuscita ad ottenere lo sgombero ma era stata più volte minacciata e costretta a subire una serie di intimidaizoni da 4 parte di 4 uomini. In una circostanza era stata incendiata anche la loro auto. Ma non solo. In un altro caso era stata lanciata pure una “molotov” (una bottiglia incendiaria) contro l’attività commerciale gestita da marito e moglie a Napoli.

Oggi, a seguito di una approfondita attività info-investigativa, i carabinieri della Compagnia di Giugliano diretti dal capitano Antonio De Lise hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 4 persone: Domenico Piscascia (ex proprietario della casa), imprenditore pregiudicato di Qualiano, classe ’63; Leonardo Carbone, pregiudicato di Giugliano, classe ’77; Paolo Cacciapuoti, pregiudicato di Giugliano, classe ’79; Francesco Del Moro, commerciante pregiudicato, classe ’68.

Sono accusati, in concorso, di tentata estorsione aggravata e danneggiamento seguito da incendio aggravato. Sono stati sottoposti all’obbligo di presentaizone alla pg.

 

 

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