Londra. Mezzo milione di italiani vivono nella capitale britannica e nel resto dell’Inghilterra: la più grande comunità di nostri connazionali all’estero. Finora il passaporto dell’Unione Europea consentiva libertà di movimento e di lavoro in questo paese, come negli altri 27 stati membri della Ue. Ora potrebbe cambiare tutto. Cosa accadrà a tutti gli italiani a Londra? Nessuno lo sa con certezza, ma si possono fare previsioni.
 
Quelli che sono già qui. Chi paga le tasse da più di 5 anni in Gran Bretagna può richiedere un permesso di residenza e la cittadinanza. Molti hanno già preso la doppia cittadinanza, britannica oltre che italiana, come consente la legge. Oppure si potrà richiedere un visto di lavoro, da rinnovare ogni due-tre o anche cinque anni.

Quelli che non ci sono ancora. Per chi vuole emigrare nel Regno Unito, il lavoro dovrà cercarlo e ottenerlo prima di partire. Fare il free-lance in Inghilterra, in qualunque campo, diventerà più difficile. Molti che lo stanno facendo saranno costretti a tornare in patria.

Quelli che ci vengono per turismo. Non cambierà niente: in vacanza a Londra si continuerà a venire. Sembra inconcepibile che, almeno per paesi come l’Italia, la Gran Bretagna richieda un visto turistico, anche perché altrimenti pure gli inglesi avrebbero bisogno di un visto per andare in vacanza in Italia.

Quelli che studiano. Gli studenti universitari potranno ottenere un visto di studio. Ma non potranno più ottenere il prestito che al momento è esteso a tutti gli europei, da restituire solo dopo la laurea, a rate e soltanto se si ha un lavoro.

Fonte: Metropolisweb.it

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