Marano. Abbondano le mini discariche all’interno dell’Istituto superiore Carlo Levi di via Falcone. Sono circa vent’anni che i materiali di risulta, depositati in un’ampia area retrostante all’edificio, non vengono rimossi, nonostante le continue e pressanti richieste inoltrate al Comune dai vari dirigenti scolastici che si sono succeduti nel tempo. L’ultima è stata fatta a voce dal prof. Ragazzo, delegato dal dirigente scolastico, professore Franco Porcelli, in un incontro tenutosi al Comune, a Michela Romano e Gianni Napoli, rispettivamente responsabile del Settore Lavori Pubblici e Manutenzioni e istruttore tecnico, referente dell’ente per le manutenzioni.

L’area all’interno dell’Istituto socio- psico- pedagogico, ha lamentato il dottor Ragazzo, è diventata ricettacolo di ogni genere di rifiuti (ci sono perfino pneumatici), dove proliferano animali di ogni genere, in particolare ratti di grosse dimensioni che penetrano anche all’interno dell’Istituto.

Il funzionario e il tecnico comunale, pur prendendo atto della grave problematica, hanno evidenziato che non sarà sicuramente possibile risolverla in tempi brevi, in virtù della ristrettezza delle risorse economiche, ma, nel contempo, hanno assicurato che verrà sollecitata la dirigente del Settore Igiene Urbana, affinché si adoperi per risolvere definitivamente la questione.

Ricordiamo che l’edificio che ospita il Levi è di proprietà del Comune e, ai tempi dell’ex sindaco Mauro Bertini, fu dato in comodato d’uso all’ex Provincia, oggi città metropolitana, a cui compete la manutenzione ordinaria. L’operazione di smaltimento del materiale depositato nell’area a cielo aperto della scuola e la consequenziale bonifica, invece, spetta al Comune, in quanto si tratta di un intervento di manutenzione straordinaria.

Di Mimmo Rosiello

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