GIUGLIANO. Mamma Maria dice di non volere vendetta, ma “chi ha sbagliato deve pagare”. E’ la mamma della piccola Asya a parlare, la bimba di soli tre anni morta per un tumore non diagnosticato dai due medici di Casal di Principe arrestati l’altro giorno. In un’intervista rilasciata  al Mattino la donna racconta la malattia della piccola e il calvario vissuto a causa di quel medico e la moglie che esercitava abusivamente la professione.

“Tramite conoscenze arrivammo a quel centro. Ma mia figlia continuava a non stare bene. Dapprima irigurgiti, poi la sagoma di un ossicino allo stemo che non scompariva. Con il passare dei mesi, Asya cominciava a respirare male, con difficoltà – racconta la madre – Spesso nello studio medico c’era la moglie del pediatra, che aiutava il marito avisitare la piccola quando c’era troppa gente, e a volte non indossava nemmeno il camice; ci fidavamo, non potevamo immaginare nulla. Lei si faceva chiamare dottoressa. Le diagnosi? Secondo loro c’erano delle infezioni in atto. m coscienza dico che quel medico e sua moglie devono cambiare mestiere. Mi auguro che il lavoro della magistratura sia solo all’inizio”.

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