Marano. Nel piano finanziario tari 2016, per la vendita della carta sono stati preventivati ricavi di appena 10mila euro. Si tratta chiaramente di una previsione d’incasso fatta, probabilmente, sulla base di quanto ricavato nel 2015, nonostante, per lo stesso anno, fossero stati preventivati introiti per 78mila euro. Abbiamo provato a chiedere spiegazioni all’ing. Brasiello, il tecnico che ha istruito la pratica, quindi il più indicato a fornircele, ma non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

Nel 2013, ai tempi del Commissario straordinario Tramonti, grazie all’ottimo lavoro svolto, dalla raccolta differenziata della carta, il Comune guadagnò ben 150mila euro, versati dal Consorzio Comieco e dalla società Ambiente srl e Cartiera Partenope. Rimborso che, peraltro, non era mai stato chiesto dal Comune e che fece fruttare all’ente una liquidità inattesa, grazie anche all’intervento del responsabile dell’Area Ambiente dell’epoca, Paolo D’Auria, che ne predispose la richiesta.

Insomma, dopo Tramonti arrivò il tramonto, poiché si è andati a peggiorare di anno in anno. Un’altra domanda sorge spontanea: come mai nel piano finanziario non sono stati previsti ricavi anche dalla vendita della plastica e di altri materiali riciclabili? Va aggiunto pure che la raccolta degli imballaggi di plastica è scesa da 5,42 tonnellate del 2014 a 1,18 tonnellate del 2015.

Va anche ricordato che dalla vendita dei materiali riciclabili, maggiori sono i ricavi, minore è il costo del servizio da ripartire sull’utenza, per cui si abbassa anche il valore della tassa sui rifiuti.

Mimmo Rosiello

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