Marano. Al convegno di alto livello sulla “sicurezza e qualità della vita urbana” (di cui parleremo più ampiamente in un altro articolo), spostato all’Auditorium Alfieri, gentilmente concesso dai gestori della sala teatrale, l’ausiliario e il magistrato si rivedono dopo 16 anni e si lasciano andare in un forte abbraccio. L’ausiliario è Attilio Benvenuto, in servizio prima presso l’ex Pretura poi diventata sede distaccata del Tribunale di Napoli e oggi lavora all’Ufficio del Giudice di Pace. Il magistrato è Giuseppe Cioffi, presidente dell’ANM presso il tribunale di Napoli Nord con sede ad Aversa. I due si sono conosciuti, quando il giudice Cioffi reggeva le sorti dell’ex Pretura.

Il magistrato fu nominato Pretore nel 1987 e rimase a Marano ben 12 anni: andò via nel 1999, quando furono dismesse le Preture. Assunse l’incarico di magistrato presso il 1° collegio della terza sezione penale del tribunale di Napoli. Al giornalista del periodico l’attesa, Gaetano Bonelli, che gli chiese come giudicasse la sua esperienza di aver retto le sorti dell’ex Pretura di Marano in un così lungo lasso di tempo, rispose che considerava positivo il lavoro svolto pur avendo adempiuto alle sue funzioni, insieme ad altri colleghi, in condizioni di eterna emergenza e di estrema precarietà, con inevitabili ripercussioni sul lavoro già oneroso in una zona tra le più calde, soprattutto per quanto concerne la criminalità organizzata.

E il ricordo più bello? Incalzò il giornalista “Di ricordi piacevoli – disse – ne ho inevitabilmente diversi; vorrei tuttavia citarne almeno due. Il momento più esaltante fu senz’altro il giorno in cui, nel 1991, fu inaugurata la sede della nuova pretura: finalmente si dava una casa alla Giustizia. Dal punto di vista umano, invece, ricordo l’entusiasmo dei colleghi e di tutto il personale preposto all’amministrazione della Giustizia che, malgrado le sfavorevoli condizioni di lavoro, hanno sempre offerto il loro massimo contributo per farla funzionare al meglio”. Bravi e grazie ai rappresentanti di MaranoLab per aver fatto ritornare a Marano una figura storica e prestigiosa.

Mimmo Rosiello

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