Divampa una polemica oggi su facebook per una foto postata e poi rimossa da Franco Iacolare figlio del braccio destro di Cutolo: Corrado Iacolare. La foto che ritrae Franco con il Vice Presidente della Camera Luigi Di Maio è infatti protagonista di un articolo su Repubblica. I due si sarebbero incontrati a Varcaturo nel Buddha Village che spesso ospita le riunioni dei pentastellati.

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LA FAMIGLIA IACOLARE. Una polemica, fatta da chi non conosce il territorio di Giugliano e la sua storia. Corrado Iacolare non era un boss camorrista nel senso puro del termine ma un criminale tra più astuti tanto che Cutolo stesso disse di lui: “E’ l’unico più intelligente di me”. La famiglia Iacolare non è stata mai una famiglia della mala e conta persone tra le più stimate e rispettate della città. Tranne Corrado nessuno ha mai avuto a che fare con la giustizia.

LA VITA DI CORRADO. Corrado Iacolare conserva una delle storie più cupe della repubblica italiana quella del caso Cirillo e della trattativa tra i servizi e il boss Cutolo. Una trattativa raccontata dal compianto Sindaco di Giugliano Giuliano Granata all’epoca delfino di Cirillo. Dopo la fine dalla NCO Iacolare fu l’unico a rimanere in vita e dovette fuggire in Uruguay. Estradato fu poi scarcerato e ritornò in Paraguay.  Alcuni sostengono che sia stato l’unico a conservare le registrazioni degli incontri nel carcere di Ascoli tra i camorristi e lo stato.

LE DICHIARAZIONI DI DI BATTISTA. La polemica è divampata perché Di Battista aveva detto in tv: “”Nel vostro video abbiamo visto Luigi Cesaro, che era autista di Cutolo, il fondatore della Nuova Camorra Organizzata. Questo è uno Stato figlio della trattativa Stato mafia. Il Palazzo è una vasca di squali. È facile sentirsi cooptati in Parlamento: quando entri tutti ti fanno sentire uno statista, ti tentano, ti dicono che puoi farcela da solo, che sei bravo. E’ facile essere cooptati. Noi invece dobbiamo mantenere una compattezza di fondo”

LE DICHIARAZIONI DI IACOLARE SU FB. … è uno dei film più belli … i cento passi…
è una delle storie, oserei dire, più dense.. più forti..
la famiglia.. non si sceglie.. e spesso diventa più facile scegliere chi NON essere… molto più difficile invece è scegliere di essere..
Di questo film amo particolarmente una scena, quella in cui Peppino descrive cos’è la bellezza… già la bellezza… imparare ed insegnare a riconoscerla ed è da lì che poi scende tutto…
… io continuo a cercarla negli uomini prima di ogni altro luogo… perchè per me poi da lì “scende tutto”… e amo difenderla…

LA DOMANDA. Detto questo non capiamo perché Franco, solo un ragazzo ai tempi di Cutolo, debba portare un marchio d’infamia che non gli appartiene: è incensurato. Nell’intervista rilasciata al quotidiano diretto da Ezio Mauro dice di non voler “rinnegare suo padre” e può essere questa una colpa?

 

 

 

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