L’ultima volta è stato erogato nel 2007. Parliamo del contributo regionale previsto per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Da circa 10 anni, dunque, una quarantina di cittadini diversamente abili che hanno anticipato i soldi per effettuare lavori nelle loro abitazioni lo attendono e mai arriva. Dal 1989 fino al 2007, la regione ha regolarmente liquidato gli aventi diritto, poi si è inceppato il meccanismo per mancanza di fondi.

La Legge 13 del 1989 ha introdotto la possibilità di richiedere contributi per l’eliminazione di barriere architettoniche negli edifici privati. Spesso tali contributi non sono stati erogati o lo sono stati solo parzialmente a causa di una certa discontinuità nel finanziamento del relativo fondo. Hanno diritto a presentare le domande di contributo: i disabili con menomazioni o limitazioni funzionali permanenti di carattere motorio e i non vedenti; coloro i quali abbiano a carico persone con disabilità permanente; i condomìni ove risiedano le suddette categorie di beneficiari; i centri o istituti residenziali per i loro immobili destinata all’assistenza di persone con disabilità.

E’ bene ricordare che i disabili in possesso di una certificazione attestante una invalidità totale con difficoltà di deambulazione, hanno diritto di precedenza nell’assegnazione dei contributi. Va anche aggiunto che il Comune non eroga i fondi: il personale dell’Ufficio Servizi sociali si limita semplicemente ad accogliere le istanze e a stabilire se si ha diritto o meno al contributo, dopodiché le invia all’ente di Santa Lucia.

La graduatoria approvata nel 2016 consta di 4 istanze. In due casi, il richiedente è diverso dal beneficiario: il primo, su un preventivo di 16mila099 euro, ha diritto a un contributo di 5mila323,96 euro; il secondo, su un preventivo di 1350 euro, ha diritto a un contributo della stessa somma. In entrambi i casi si tratta di invalidi al cento per cento. Nelle altre due istanze, il richiedente e il beneficiario sono la stessa persona. Il primo, su un preventivo di 3.640 euro ha diritto a un contributo di 2mila846,71 euro; il secondo, su un preventivo di 6mila760 euro, ha diritto a un contributo di 3mila626,71 euro. In entrambi i casi si tratta di invalidi al cento per cento con handicap comma 1, art. 3 legge 104/92.
Insomma, se questo è l’andazzo ci sarebbe poco da sperare.

di Mimmo Rosiello

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