Napoli. Arresti e calciatori indagati per gli affari della camorra con le scomesse. Nella mattinata odierna il Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Napoli ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di undici persone, otto ritenute affiliate al clan camorristico della “Vinella Grassi”, una indagata per favoreggiamento personale in vantaggio di uno dei capi della predetta consorteria e due soggetti che intervenivano per alterare il corretto risultato di eventi sportivi, nella specie partite di calcio professionistico, a favore della stessa organizzazione; delitti tutti aggravati dall’art. 7 legge 203/91.

Le indagini, coordinate dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, hanno consentito di ricostruire l’attuale rete di affiliati più vicini al capo latitante della Vinella Grassi, ACCURSO UMBERTO, arrestato finalmente 1’11.5.2016 in una ulteriore operazione dei Carabinieri e colpito da o.c.c. per la sua partecipazione al duplice omicidio STANCHI — MONTO’. La disarticolazione del gruppo di gestione del clan sul territorio è il risultato delle indagini dei Carabinieri, con intercettazioni, sopralluoghi e servizi di osservazione ed appostamenti, che hanno riscontrato particolareggiate dichiarazioni rese da numerosi collaboratori di giustizia.

Il collaboratore ACCURSO ANTONIO ha riferito della capacità dell’organizzazione di influenzare alcune partite del campionato di serie B della stagione 2013-2014, in particolare dell’Avellino calcio disputatesi nel maggio 2014. Su almeno due di esse si sono ottenuti significativi riscontri, grazie alle indagini tecniche dei Carabinieri.  La Vinella Grassi si è avvicinata all’Avellino calcio grazie al fatto che nella squadra irpina nel 2013-2014 ha militato un calciatore, ora in serie A (Armando Izzo, giocatore del Genoa e dell’Italia, indagato), che è nipote del fondatore della Vinella stessa. Attraverso questo contatto, ACCURSO ANTONIO ed i suoi sodali dell’epoca hanno attratto nella loro orbita criminale altri soggetti a cui hanno messo a disposizione ingenti somme per corrompere giocatori dell’Avellino ed eventualmente di altre squadre, influenzando direttamente le partite MODENA AVELLINO, disputata il 17.05.2014, AVELLINO-REGGINA, disputata il 25.05.2014, valevoli per il campionato di serie B della stagione 2013-2014.

L’ordiananza di custodia cautalare colpisce due facilitatori di combine sportiva al servizio esclusivo del clan della VINELLA GRASSI e dunque indagati per concorso esterno ad associazione camorristica, per la loro disponibilità totale nei confronti della consorteria, finalizzata a corrompere giocatori professionisti, per influenzare il risultato delle due partite indicate. Prima di queste gare, è fallito il progetto di alterare il risultato di AVELLINO TRAPANI, mentre la successiva combine di PADOVA AVELLINO è saltata solo per l’intervento dei Carabinieri, che hanno arrestato ACCURSO ANTONIO ed altri affiliati per il loro coinvolgimento nelle vicende legate al duplice efferato omicidio dei fratelli MATUOZZO, proprio mentre festeggiavano le ricche quote da intascare per la larga vittoria dell’AVELLINO sulla REGGINA.

I NOMI:

  • BARONE Ciro, nato a Napoli il 13/03/1965;
  • COLURCIO Diego, nato a Napoli il 16/01/1986;
  • DE VITALE Umberto, nato a Villaricca il 14/04/1991;
  • FRASCA Salvatore, nato a Napoli il 18/05/1970;
  • FRATE Alessandro nato a Napoli il 29/01/1995;
  • MONACO joanderson, nato a Camaca Bahia – Brasile il 20/08/1985;
  • GRANATA Daniele, nato a Napoli il 30/05/1987;
  • D’ABUNDO Luigi (arresti domiciliari), nato a Napoli il 28.06.1978 ;
  • PINI Luca (domiciliari), nato a Napoli il 26.09.1984;
  • MILLESI Francesco (domiciliari) nato a Catania il 24.07.1980.

 

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