Roma. I carabinieri del Comando provinciale di Roma hanno eseguito la confisca di beni per 80 milioni di euro a quattro imprenditori, ritenuti coinvolti in traffici gestiti dalla camorra napoletana. Tre imprenditori erano stati arrestati dai militari nel gennaio 2014 nell’ambito dell’indagine “Margarita” che portò all’arresto di 20 persone e sequestri di locali nel centro della Capitale.

Dalle indagini dei carabinieri, è emerso che tre fratelli imprenditori sarebbero stati “stabili riciclatori” per conto della camorra napoletana, al servizio, in particolare, del clan Contini (cosca facente parte della cosiddetta Alleanza di Secondigliano con Licciardi di Secondigliano e Mallardo di Giugliano).

Il loro impero economico sarebbe stato gestito con modalità illecite, mediante una rete di società intestate a prestanome finalizzate al reimpiego e all’occultamento di ingenti risorse economiche di provenienza illecita. Tra i beni confiscati dai carabinieri sono 28 esercizi commerciali tra cui bar, ristoranti/pizzerie. (ANSA)

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