Roma. Essere sorpassati in un tratto di strada dove il codice della strada lo vieta. Non capita di rado. Forse non tutti sanno però, ricorda lo ‘Studio Cataldi’, che esiste un apposito dispositivo per rivelare questo genere di infrazione del codice della strada che si chiama sorpassometro.

Cos’è? Si tratta di un dispositivo di controllo che utilizza telecamere, direttamente collegate ad alcune spire installate sul manto stradale, con sensori che rilevano il passaggio dell’automobile. L’autovettura viene così fotografata e viene fatto un filmato che ripercorre i 5 secondi precedenti e i 10 successivi all’infrazione, nonché la targa del veicolo. Pare che alcune di queste apparecchiature verranno installate anche a Napoli e in provincia. Occhi aperti, dunque.

Come funziona? Poiché le telecamere sono collegate a un computer dotato di modem, il materiale registrato viene automaticamente trasmesso via GPRS alla centrale di controllo. Per registrare l’infrazione non si rende quindi necessaria la presenza fisica di un operatore. I video vengono vagliati, in modo da scartare i falsi positivi e gli episodi dubbi, e rinviati poi alla sede del comando operativo provinciale di competenza, perché possa essere emesso nel caso il relativo verbale.

I sorpassometri (postazioni sia fisse che mobili) vengono posizionati in punti abbastanza sensibili come quelle strade statali dove è presente la striscia continua, ma su autostrade e tangenziali per rilevare le violazioni riguardanti l’accesso alla corsia di emergenza.

La legge. Il sorpasso è disciplinato dall’art. 148 C.d.S. che precisa anche i casi in cui tale manovra è vietata: la violazione del divieto di sorpasso può costare una multa di importo variabile, in base alla gravità della manovra, dagli 80 euro fino a 1.272 euro. In alcuni casi alla sanzione pecuniaria può accompagnarsi la perdita da 2 a 10 punti sulla patente o addirittura, nei casi più gravi, la sospensione della stessa.

Va precisato che la sanzione può essere elevata solo se la manovra di sorpasso viene completata, con rientro nella propria corsia dopo aver superato il veicolo che precede e non se, ad esempio, rilevato lo strumento si rientra subito in carreggiata senza effettuare alcun sorpasso.

Fonte: Adkronos.com

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