Non più di sei-sette agenti in strada, distribuiti su due turni giornalieri, per controllare una città di 60mila abitanti, con un’area periferica in continua espansione. Questa, in media, la presenza dei vigili urbani sulle arterie cittadine. Su un organico di meno di 50 unità, già notevolmente sottodimensionato rispetto alle reali esigenze, ben 28 operatori della polizia municipale non svolgono più funzioni di presidio delle strade. La situazione si è aggravata soprattutto negli ultimi anni, anche a causa del pensionamento di alcuni agenti. Degli attuali caschi bianchi in servizio, infatti, tre sono adibiti a funzioni di polizia ambientale; nove svolgono compiti di ufficio, centralino, piantonamento, servizio autoparco; altri sono assegnati all’anti-abusivismo, qualcuno è in servizio presso il tribunale o è stato assegnato al comparto della polizia giudiziaria. Senza contare infine le quotidiane defezioni relative a ferie, permessi e malattie.

Da diversi mesi, come se non bastasse, il comando è praticamente sprovvisto della figura di comandante di reparto. Il concorso a tempo indeterminato, bandito nei mesi scorsi dall’amministrazione comunale, non ha infatti sortito gli effetti sperati: il vincitore, Stefano Guarino, attuale comandante dei vigili di Aversa, ha rinunciato al doppio incarico di comandante dei vigili e di dirigente dell’area vigilanza. Per ora tali funzioni sono espletate, seppur ad interim, da un dirigente comunale, ma nel comparto il caos regna sovrano. A denunciarlo è Daniele Minichini, segretario nazionale della Lipol (Libera polizia locale). “Due sono gli ufficiali presenti nel comparto, due capitani – attacca Minichini – ma a nessuna delle due sono state assegnate specifiche funzioni. Il comando si autogestisce, nessuno ha un punto di riferimento vero.

Espletato il proprio turno di lavoro, ognuno va a casa. Tutto insomma è affidato al caso o alla buona volontà dei singoli. Il dirigente incaricato, pur impegnandosi, non ha alcuna competenza specifica della materia. E’ una situazione che ha dell’incredibile: non si riesce a bandire un nuovo concorso, da noi ritenuto inutile, e allo stesso tempo non si provvede a valorizzare qualche risorsa interna, attribuendogli la relativa posizione organizzativa”. L’obiettivo dell’Amministrazione Liccardo, incassato il no a sorpresa di Guarino, è quello di emanare un nuovo avviso pubblico per l’individuazione di un comandante a tempo determinato. Per il varo di tali atti, tuttavia, si rende necessaria una modifica al fabbisogno del personale. Ma intanto le lungaggini, gli intoppi e le problematiche di carattere amministrativo non possono non incidere sulla qualità dei servizi. Per uscire dall’impasse, nelle ultime ore sarebbe stato interpellato finanche l’ex comandante Gaetano Granata, da molti anni ormai in pensione.

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