Napoli. C’è un nuovo gruppo nell’area nord che da un po’ di tempo sta facendo parlare molto di sé, ormai quasi quotidianamente al centro della cronaca nera. Il nome del presunto baby-ras potrebbe sembrare un nomignolo cinematografico ma la pista investigativa è sempre più calda: Walter Mallo, che sarebbe a capo dell’omonimo gruppo, dal rione Don Guanella a quanto pare ha deciso infatti di mettere le mani sulla città.

Gli esordi. Walter Mallo viene arrestato la prima volta nel 2009, all’età di 19 anni, nel corso di un’operazione antidroga della polizia in via Labriola. All’epoca il suo ruolo sarebbe stato quello di vedetta, ovvero quello che avvisa a gran voce in caso di arrivo delle forze dell’ordine nella piazza di spaccio. Oggi, invece, c’è chi lo descrivere come un boss violento che avrebbe già messo le mani su buona parte dell’area tra Scampia, Miano, Piscinola e Marianella.

L’ascesa. I Mallo, secondo alcuni investigatori, sono una costola dello storico clan Licciardi di Secondigliano. Il nuovo gruppo avrebbe cercato però di espandersi sempre di più e dopo essersi intromessi anche alla Sanità, avrebbero sferrato anche un attacco ai Lo Russo di Miano. Ne sarebbero nati degli attacchi da parte dei “Capitoni” – prima dell’arresto del boss Lo Russo avvenuto la settimana scorsa con l’accusa di essere il mandante dell’omicidio di Pasquale Izzi – contro i nuovi ras della Sanità – come riporta Il Roma – che potrebbero aver causato anche morti e feriti. Da qui i Vastarella, nel frattempo rientrati nel quartiere del centro storico grazie alla protezione dei Licciardi con cui sono legati da tempo, avrebbero deciso di cacciare i Mallo dalla Sanità.

L’agguato alla Sanità. Ed è per questo che anche il feroce agguato di ieri sera in via Fontanelle, dove sono stati ammazzati il boss Giuseppe Vastarella e suo cognato all’interno di un circolo, molto probabilmente potrebbe essere stato organizzato e realizzato dai ras del Don Guanella, che così hanno deciso di staccarsi definitivamente dal gruppo “madre” dei Licciardi.

Il quadro. Al momento insomma – come scrive ancora Il Roma – nell’area di Secondigliano ci sarebbero quattro clan di camorra: Licciardi, Mallo, Vanella Grassi (“i girati”) ed i Lo Russo (indeboliti parecchio da arresti e pentimenti eccellenti). Ma quelli che preoccupano di più, però, al momento sono i giovanissimi e ribelli Mallo che sarebbero intenzionati a prendersi tutto.

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