Giugliano. Spunta l’ombra del clan Mallardo nell’inchiesta che ha portato all’iscrizione di dodici persone (tra cui 3 giuglianesi) nel registro degli indagati e al sequestro di tre alberghi del litorale domitio. Il bussiness della prostituzione farebbe gola alla cosca giuglianese, da sempre alleata con i Bidognetti sul litorale casertano nella gestione degli affari illeciti.

Secondo quanto rivela Cronache di Napoli, nell’ordinanza di sequestro della Squadra Mobile di Caserta viene raccontato un episodio inquietante: nel corso di una perquisizione in un hotel di Mondragone, gli agenti di Polizia vengono ricevuti alla reception da un 53enne di Villaricca, esponente del clan Mallardo, già finito in un’inchiesta contro la cosca giuglianese 5 anni fa.

Il 53enne non risulta indagato, al momento. E alle 12 persone iscritte nel registro degli indagati non viene contestata l’associazione a delinquere o il concorso esterno in associazione mafiosa. Resta però una pista investigativa importante, che potrebbe scoperchiare l’interesse dei Mallardo e dei Bidognetti nel business dello sfruttamento della prostituzione. Interesse già emerso nell’ambito del processo “Femina”, che ha portato alla condanna di 7 soggetti, tra cui il boss Patrizio Picardi.

 

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